Pederobba, neanche il “Coronabis” ferma i campanacci di Toni Fastro: svegliata la natura anche quest’anno

La tradizione del 1° marzo si rinnova a Pederobba e, come ormai da tanti anni, il pederobbese Toni Fastro si è alzato di buonora per andare a svegliare con i campanacci tutta la natura ai piedi del Monfenera.

Purtroppo, Toni ha trovato solo la pioggia ad attenderlo e anche i giornalisti, come ha detto poco dopo ad un suo “fan”, che ha voluto fargli un video con il telefono, non si sono presentati perché era troppo presto e stavano ancora dormendo.

Toni è un po’ perplesso perché ormai le stagioni non ci sono più: si può davvero dire che ci sia stato l’inverno quest’anno?

Questi “imprevisti” non lo hanno fermato e Toni Fastro da Pederobba, armato di ombrello giallo e con un sorriso che tutti gli invidiano, ha onorato una tradizione che lo ha fatto diventare famoso nel suo territorio.

Protagonista di un video realizzato da Qdpnews l’anno scorso, con il quale il giornale online dell’Alta Marca Trevigiana ha cercato di raccontare la sua originale iniziativa, Toni si è anche prestato come attore per un altro video sull’abbraccio Unesco tra le colline di Valdobbiadene e la Costa d’Amalfi.

A colpire sono state la sua capacità di improvvisare e la sua spontaneità.

Maestro nell’arte dell’ospitalità, quando si va a trovarlo lui non lascia mai andare a casa gli ospiti senza aver prima offerto loro del buon vino, versato nelle sue originalissime scodelle, accompagnato a salumi locali e pane cotto nel forno a legna.

Custode inconsapevole di un passato che le nuove generazioni non conoscono, Toni porta avanti quel modo semplice di approcciarsi al mondo, senza tanti fronzoli ed eccessi, che gli ha permesso di condurre una vita della quale è molto soddisfatto.

Alpino fino alle viscere, Toni è molto conosciuto a Pederobba, paese che ama e per il quale spesso si rende utile nel campo del volontariato.

Neanche il “Coronabis”, come lo chiama lui, lo ha arrestato nella sua opera di riviviscenza degli usi e dei costumi della sua terra e l’augurio è di poter continuare ancora per tanti anni a svegliare la primavera e la natura con il suono inconfondibile dei suoi campanacci.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto e video: archivio Qdpnews.it).
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