Nel pomeriggio di domenica 2 ottobre, nella sala consigliare del Comune di Pederobba a Onigo, si è tenuta la cerimonia di premiazione della VII edizione del premio letterario “Onigo Mura Bastia” 2022, organizzata dal Circolo culturale “San Bastian”.
Presenti all’evento il vicesindaco di Pederobba con delega alla cultura, Sabrina Moretto, il presidente delle Opere Pie d’Onigo, Agostino Vendramin, il consigliere comunale Maria Antonietta Perozzo e Rafael Marchese, presidente della sezione di Pederobba dell’Associazione Trevisani nel Mondo.
L’evento è stato impreziosito dall’accompagnamento musicale a cura del professor Fabiano Martignago, che ha proposto delle musiche del Barocco con il flauto dolce.
I vincitori della Sezione Lingua Italiana sono: 1° Patrizia Socci di Gorizia con il testo “Se tu tornassi”; 2° Oriano Bertoloni di Marina di Massa con il testo “Nella Risiera di San Sabba”, 3°Ilaria di Roberto, Latina, con il testo “Come eri vestita?”.
Menzione per Salvatore D’Aprano con “Dolce malinconia”, Davide Bordoni con “Padre mio”, Luciano Giovannini con “Periferie”, Tonino Pitzianti, di Riese Pio X, per il testo “Mia Piccola Venezia”.
I vincitori della Sezione Dialetto sono: 1° Leopoldo Pincin di San Biagio di Callalta per il testo “Senpre in ponta de pié”; 2° Aldo Ronchin di Ormelle con “Se ritrovaren”; il terzo premio non è stato assegnato.
Menzione per Maria Rosaria Fonso di Adria per il testo “OMO”, Roberto Velardita del Lido di Venezia con “Go visto”, Nicola Cordioli di Valeggio sul Mincio con “Le piere” e Luigino Bravin di Conegliano con “El vent”.
Pincin, vincitore della sezione dialetto, ha ricevuto il riconoscimento da don Ado Sartor, rettore del Santuario della Madonna della Rocca di Cornuda, in quanto componente della giuria ma anche perché uno dei due testi in dialetto presentati riguardava proprio un rettore della Rocca.
Si tratta di don Orazio Mondin, di cui è stato ricordato il ruolo pacificatore nell’ambiente cornudese e non solo nel clima avvelenato del secondo Dopoguerra, retaggio della guerra civile e delle aspre contrapposizioni del periodo successivo (La poesia di Pincin verrà appesa all’interno della Rocca).
Il premio della giuria è andato agli studenti della scuola Pavle Rovinskidi Podgorica (Montenegro) per la silloge poetica Sjetna sjećanja, Pensiero nostalgico, redatta sotto la guida della professoressa Angela Baturan da Mihailvić Miloš, Grk Milica, Tomìc Lara, Stanišić Teodora e Aćimić Simon.
La giuria ha inoltre ritenuto meritevoli di menzione i testi presentati da Rosaria Cavallin e Chiara Feltracco, ospiti delle Opere Pie d’Onigo.
Il presidente Vendramin ha premiato i testi degli ospiti delle Opere Pie d’Onigo e il suo vecchio amico Pincin, incontrato in un emozionante clima di amicizia.
“Al Circolo Culturale San Bastian e a tutti i vari componenti della giuria va il mio più grande grazie – commenta il vicesindaco Moretto – perché anche quest’anno le poesie vincitrici erano davvero bellissime e cariche di significato, tanto da portare non solo me, ma tutti i presenti, a riflettere su temi importanti, come ad esempio la violenza sulle donne, la guerra e la perdita di un padre. Ancora una volta si è visto come la Cultura unisca, come scrivere possa aiutare a superare paure e malesseri. La poesia vista come amica fedele, come torcia capace di illuminare anche i momenti più bui della vita”.
Il Circolo Culturale “San Bastian” ha voluto ringraziare ogni partecipante al concorso e tutti i componenti della giuria che, nella massima trasparenza e gratuitamente, hanno prestato la propria preziosa collaborazione.
Il fine settimana è stato ricco di eventi per il Comune di Pederobba che sabato ha ricevuto la Medaglia d’Argento al Merito Civile per gli esempi di coraggio e di estremo sacrificio compiuti dai pederobbesi durante il secondo Conflitto mondiale (qui l’articolo).
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Sabato sera, inoltre, si è tenuto il concerto con due cori alpini nella Chiesa parrocchiale di Pederobba in occasione dei festeggiamenti per i 90 anni del locale Gruppo Alpini, mentre domenica il Gruppo Storia Levada ha presentato il dipinto murario restaurato nella casa di Daniele De Lucchi in via D’Annunzio 105.
“Anche in questo caso si è parlato di cultura, di arte, di patrimonio e di memoria – aggiunge Moretto -. L’occasione è nata grazie al ritrovamento di un dipinto sulla facciata di una casa che, molto probabilmente, risale al 1700-1800, ritraente la Madonna con il Bambino e due santi”.
(Foto: Circolo Culturale “San Bastian”, Facebook e per gentile concessione di Franco Mognon).
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