La “rivincita” dei legumi, code per acquistare il Fagiolo Borlotto Nano Levada nello stand della Pro Loco di Covolo: “Lo promuoviamo da 20 anni”

Sta andando letteralmente a ruba il Fagiolo Borlotto Nano Levada che fino alle ore 19 di questa sera si potrà acquistare nello stand allestito in via Erizzo a Covolo, nei pressi del ponte di Vidor.

Il fagiolo in questione è detto “nano” perché la pianta è bassa e non è rampicante; ha una buccia sottile e permette di fare un brodo molto chiaro e gustoso al palato.

Soddisfatti i volontari della Pro Loco di Covolo e la Confraternita del Fagiolo che ogni anno, con il supporto dell’amministrazione comunale di Pederobba, si impegnano per far conoscere e valorizzare un prodotto simbolo della tradizione agricola locale.

“Domenica scorsa – raccontano i volontari – molte persone sono venute a Covolo ritornando da Lamon, dove non hanno trovato fagioli da acquistare. Molti turisti diretti alle Colline Unesco da Germania, Brasile e Stati Uniti si sono fermati nel nostro stand per acquistare il prezioso legume, ora diventato un prodotto di nicchia della Riserva della Biosfera Mab Unesco del Monte Grappa”.

“Per la Pro Loco di Covolo il Fagiolo Borlotto Nano Levada è tutto – spiega il presidente Emanuela Tesser – Noi stiamo lavorando da 20 anni per la promozione di questo prodotto. Siamo entusiasti per il successo del nostro stand perché tante volte non riusciamo nemmeno a finire di allestirlo che già siamo senza fagioli. Ci è capitato di avere la gente in coda che aspettava il proprio turno per comprarlo. Il nostro territorio è ricco di tanti prodotti e il fagiolo è uno di questi”.

“Sgranare fagioli uno dopo l’altro – commenta Dino De Lucchi, storico pioniere di questa coltivazione – è come una preghiera, una specie di mantra ed è la più bella pratica dell’ora et labora, un inno inconsapevole alla natura che ci nutre. La nostra bistrattata Madre Terra trova anch’essa beneficio, vigore e rinnovo a nuova vita per le successive e varie coltivazioni che necessitano dell’azoto rilasciato dal fagiolo. Dove si coltiva fagiolo c’è sempre futuro e comunità”.

Questa mattina è stata organizzata anche la passeggiata naturalistica da Passo Barche alle Terze Porte sul Brentella lungo la Roja: una camminata tra mulini e fagioli lungo la Via dei Mulini da Covolo a Onigo.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati