Tutto esaurito per la cena palestinese organizzata nella serata di giovedì 18 luglio nel locale “Il Kikko” di Pederobba dal giovane imprenditore Michele Chinazzo.
Mai così tante richieste di partecipazione per questa nuova tappa della “rassegna di cucine dal mondo” ideata dallo stesso Chinazzo, sostenuto dai genitori Valter e Mariaelena, dalla sorella Alessia e da tutto lo staff de “Il Kikko”.
Dopo il Vietnam, la Persia, la Corea del Sud, il Senegal e il Marocco, questa volta è stato il turno della Palestina grazie ad un ospite davvero speciale: la chef e blogger palestinese Fidaa Abuhamdiya, arrivata direttamente dalla Cisgiordania.
Il menù della serata ha previsto un antipasto a base di zucchine con yogurt, hummus, mutabbal (crema di melanzane) e manaish (pane con zaatar – miscela di spezie) serviti con il pane.
A seguire un piatto unico (Maqluba) composto da riso, carne e verdure con un contorno di insalata araba.
La cena si è conclusa in bellezza con un dolce a base di semolino (Basbusa), dell’anguria, frutto che ha i colori della bandiera della Palestina, e del caffè arabo.
Durante la serata la chef palestinese ha parlato della situazione a Gaza e in Palestina e sua figlia Julia ha letto un pensiero che ha commosso i presenti: “Gaza è una bella città in Palestina. Nel mattino la città di Gaza spiega le sue ali sperando che il giorno porti una vita migliore. Nonostante il dolore che sente Gaza, presto tutte le ferite guariranno”.
“Sono stata davvero colpita – ha affermato Fidaa Abuhamdiya – dall’interesse degli amici di Pederobba e dalla loro numerosa presenza all’evento de ‘Il Kikko’. Ho preparato l’hummus, una salsa con le zucchine e lo yogurt e il mutabbal. Ho proposto anche il piatto unico ‘da show‘ (Maqluba), che ho rigirato davanti alle persone. È riuscito bene ed era bello da vedere e buono da mangiare. Ho portato un dolce che è descritto nel capitolo del mio libro dedicato a Gaza”.
“Il dolce si chiama Basbusa – conclude – ed è molto semplice: semolino, cocco e una guarnizione di mandorle. Questo dolce mi colpisce sempre perché, quando abbiamo avuto la ricetta da una signora di Gaza, in città c’erano ancora le case e le strade. Lei, oltre a darci la ricetta del dolce, ha parlato della sua vita, di suo padre che andava al lavoro o a comprare il pesce, di sua madre, del riposo…Fare questo dolce adesso, in un momento in cui a Gaza non ci sono più le case, le strade e tante persone a causa della guerra, fa rimanere male”.
L’idea de “Il Kikko” è quella di proseguire con queste serate, proponendo nuove cucine dal mondo e abbinando la degustazione di cibi e bevande a momenti culturali per approfondire usi, costumi, tradizioni e religioni degli chef che arriveranno a Pederobba.
All’evento di giovedì 18 luglio hanno partecipato anche il vicesindaco di Pederobba, Fabio Maggio, ed Eddy Toufiq del Bazar Nakhla di via Feltrina, già protagonista della serata marocchina.
La storia di Fidaa Abuhamdiya
Abuhamdiya è nata il 31 ottobre del 1982 a Hebron, dove ha vissuto fino a 18 anni prima di spostarsi per due anni a Gerusalemme.
Si è sempre occupata di ristorazione, una passione che nel 2004 l’ha portata in Italia dove ha frequentato il corso di Scienze e cultura della gastronomia e della ristorazione dell’Università di Padova e ha lavorato al ristorante “Le Calandre” nel villaggio di Sarmeola di Rubano.
È impegnata nella divulgazione della cucina italiana in Palestina e della cucina palestinese in Italia ed è autrice, insieme a Silvia Chiarantini, del libro “Pop Palestine. Viaggio nella cucina popolare palestinese”.
Innamorata del Belpaese, è anche interprete giurata di italiano e arabo e ha insegnato antropologia del cibo.
Ora vive a Ramallah, in Cisgiordania, dove, dopo l’inizio della guerra, la vita è sempre più difficile anche se non può essere paragonata all’inferno presente nella Striscia di Gaza.
(Autore: Andrea Berton)
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