Il pederobbese Dartora nel team di ricercatori italiani in Mongolia per scoprire i misteri del gatto di Pallas

Lo sfuggente gatto di Pallas, splendido felino asiatico, potrà diventare meno misterioso grazie al lavoro di un team di ricercatori italiani, guidati da Claudio Augugliaro, del quale fa parte anche il pederobbese Fabio Dartora, tecnico faunista esperto in monitoraggio della fauna selvatica.

A rivelarlo è un interessante articolo della testata “NatNewsPress” (Informazione Naturale), con un articolo a firma di Marcello Zorzi.

“Io sono nella squadra – spiega emozionato Dartora – e mi occupo del posizionamento delle trappole in campo ma anche delle analisi dei risultati. La Mongolia è strepitosa e sono davvero emozionato per questo progetto”.

Il gatto di Pallas, specie molto sfuggente e poco conosciuta, è un piccolo gatto selvatico che vive nel continente asiatico, in ambienti come le aree rocciose in zone montane o immerse come isole nel mare della steppa.

Purtroppo, questa specie sta subendo una preoccupante decrescita costante e il team di Claudio Augugliaro si occupa di studiare una popolazione presente nella steppa della Mongolia centrale.

In questo ambiente, il gatto di Pallas predilige le zone con affioramenti rocciosi dove ha una maggiore possibilità di nascondersi dai predatori mentre in passato lo si trovava anche in zone più aperte di pura steppa, dove utilizzava le tane di marmotta tarbagan come rifugio.

FOTO GATTO DI PALLAS 3

Il declino di questa specie di marmotta, secondo Augugliaro, ha causato una preoccupante frammentazione della popolazione del piccolo felino, riducendo i corridoi tra le aree montuose e rocciose.

Inoltre, il continuo sviluppo dello sfruttamento minerario in Asia centrale, insieme a un sempre più intenso sovrapascolo, sta avendo conseguenze drammatiche su tutto l’ecosistema e di conseguenza anche sulla popolazione del felino selvatico.

La presenza dei cani pastore mongoli di razza Bankha rappresenta un’ulteriore minaccia perché attaccano i gatti adulti e uccidono i cuccioli nelle tane.

Del gruppo di ricerca fanno parte anche il fotografo naturalista Giacomo De Donà e tre tecnici faunisti, Fabio Dartora, Andrea Vendramin e Giovanni Bombieri, impegnati nelle operazioni di campo, filtraggio dati e di raccolta fondi per il progetto; il dottor Stefano Anile e il professor Klaiton Nielsen (membro della Iucn Cat Specialist Group) della Southern Illinois University (Usa), invece, si occupano dell’analisi dei dati.

Il professor Munkhtsog dell’Academy of Science e lo studente Enkhzorig rappresentano il team locale utile alla raccolta dei dati.

Claudio Augugliaro, membro del Pallas’s Cat Working Group (un’associazione internazionale che raggruppa gli esperti di tutto il pianeta) e coordinatore del progetto, ha lanciato un appello con il quale chiede il sostegno e l’aiuto di tutti affinché si possa garantire al gatto di Pallas un futuro certo, dietro gli straordinari risultati ottenuti dal suo gruppo di lavoro.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: “NatNewsPress”).
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