Gusta Campagnola ora pedalerà in paradiso. Martedì l’ultimo saluto alla 102enne ospite delle Opere Pie d’Onigo

Augusta Campagnola

Cordoglio a Pederobba per la scomparsa, alla veneranda età di 102 anni, di Augusta (Gusta per gli amici) Campagnola, mancata all’affetto dei suoi cari sabato 3 giugno.

A darne il triste annuncio le figlie Annalina e Ivana con Massimo, il fratello Italo, i nipoti, gli altri parenti e tutte le persone che le hanno voluto bene in vita.

L’ultimo saluto alla cara Gusta sarà dato martedì 6 giugno, alle ore 10.30, nella Chiesa parrocchiale di Pederobba, ove la salma giungerà dalla chiesetta delle Opere Pie d’Onigo (eventuali offerte saranno devolute alla parrocchia). Il Santo Rosario sarà recitato lunedì 5 giugno, alle ore 19.30, nella stessa chiesa.

La famiglia ringrazia anticipatamente tutte le persone che parteciperanno alla cerimonia funebre, riservando un ringraziamento speciale al personale del reparto del secondo piano delle Opere Pie per le cure premurose prestate all’anziana signora.

La storia di Gusta Campagnola

Gusta è nata il 26 novembre del 1920 a Col San Martino da un’umile famiglia contadina e da giovane è stata mandata a servizio della nobile famiglia Pasti di Eraclea, dove si è fatta benvolere e amare da tutti.

Lì ha perfezionato la sua formazione di cuoca e di cameriera dalle maniere fini e discrete e ha imparato l’arte del cucito e del rammendo.

Proprio grazie a queste abilità è stata apprezzata nella parrocchia di Pederobba, dove ha offerto il suo contributo riparando i paramenti sacri.

Nella villa della nobile famiglia Pasti ha vissuto il periodo della Seconda guerra mondiale e gli avvenimenti dell’occupazione nazista, assecondando il volere dei datori di lavoro che le avevano chiesto di curare un soldato inglese rifugiato nel granaio.

Anche se lontana, Gusta non ha mai dimenticato la sua famiglia, mandando regolarmente lo stipendio a casa per contribuire ai bisogni di tutti.

Gusta ha ricordato spesso l’incontro con il cardinale Angelo Giuseppe Roncalli, futuro papa Giovanni XXIII, che lei ha pregato in molte occasioni con un pensiero al momento in cui le aveva messo una mano sulla spalla.

Tornata a casa da Eraclea, si è sposata con Nello da Pederobba, conosciuto grazie alla sorella Ninetta che era convolata a nozze in paese.

A Pederobba sono in molti a ricordarla in sella alla sua bici, modello Graziella arancione (che le è stata sequestrata dalla figlia pochi anni fa), mentre percorreva le vie del paese passando regolarmente in tutti i negozi per cercare cibi di qualità da cucinare al marito il quale, grande suonatore di fisarmonica, allietava le persone raccontando momenti della storia pederobbese.

Da sempre una buona forchetta, non ha mai rinunciato al pane fresco con burro e zucchero ogni mattina e ha sempre detto che, se ha raggiunto i 102 anni, lo doveva al fatto che, a seguito di un incidente nel quale fu schiacciata da un trattore, “le cambiarono completamente il sangue dandole quello di un giovane ventenne che le ha allungato la vita”.

(Foto: per gentile concessione della famiglia).
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