Un lungo abbraccio, interrotto solo dalla commozione e dalle parole di ringraziamento per il dottor Stefano Lamon. Appena appresa la notizia dell’inaugurazione del nuovo reparto di Oncologia dell’ospedale, Mauro Garolla, presidente dei Lions di Oderzo, ha riprogrammato tutti gli impegni in agenda: “Ho voluto esserci, non potevo mancare” ha commentato.
Sette anni fa, infatti, Garolla è stato uno dei primi pazienti del dottor Lamon e di quel reparto di Oncologia, nato per offrire un punto di riferimento ai cittadini dell’Opitergino-Mottense, evitando loro – in un momento già difficile – lunghi spostamenti. “Quando sono arrivato qui, c’era solo il day hospital” ricorda.
Con le lacrime agli occhi, ha voluto condividere la sua drammatica esperienza, che oggi, grazie alle cure, alla professionalità e all’umanità del dottor Lamon e di tutto il personale sanitario, è diventata solo un brutto ricordo.


“Ricordo quando il dottor Lamon è venuto al mio letto – racconta – ci siamo parlati e si è subito creato un legame di fiducia, così mi sono affidato completamente a lui”.
Visibilmente emozionato, ha poi rivolto al reparto una delle più belle espressioni di gratitudine che un paziente possa dedicare al personale medico: “Qui mi sento parte di una famiglia – ha detto tra le lacrime – non mi sento malato quando vengo per i controlli. Ho subito tre interventi, non è stata una passeggiata”.
“Quando si entra in questi reparti, si ha la sensazione di avere un piede nella fossa, ma Stefano (Lamon, ndr) mi ha restituito la vita, permettendomi di guardare di nuovo al futuro, e a un futuro lungo”.
(Autore: Simone Masetto)
(Foto e video: Simone Masetto)
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