“Ho fatto dell’innovazione e della ricerca in campo enologico lo scopo della mia vita professionale. Aiutare chi lavora ogni giorno per sconfiggere il cancro è ora un dovere morale e contribuirà a rendere più speciale il mio Natale”.
Così Maurizio Polo, imprenditore e amministratore unico di Bioenologia 2.0, consegnando nelle mani del prof. Francesco Montorsi, primario dell’Unità di Urologia dell’Ospedale San Raffaele di Milano e presidente della Fondazione Amici di URI ETS – Istituto all’avanguardia nella ricerca e nel trattamento dei tumori -, un assegno di 25 mila euro.
“Per il secondo anno consecutivo ho deciso di devolvere alla ricerca contro il cancro l’intero introito aziendale derivante dalla vendita di Biovinum, un prodotto attivo contro alcune delle malattie più insidiose della vite, come la flavescenza dorata. Il denaro donato è strettamente legato alla ricerca, che ci contraddistingue e che è finalizzata a una viticoltura sempre più sostenibile e sana. Biovinum, che è stato lungamente testato con successo dai produttori di vino, è la dimostrazione che la strada per un’agricoltura rispettosa della natura e della salute umana è possibile e percorribile fin da ora. Questo assegno va a sommarsi ai 100 mila euro donati lo scorso anno e risponde a una precisa esigenza – ha dichiarato Maurizio Polo -: aiutare fattivamente la ricerca per sconfiggere il cancro”.
“Tengo a ringraziare a nome mio, della Fondazione Amici di URI e di tutti i ricercatori di URI (l’Urological Research Institute del San Raffaele di Milano) il dott. Maurizio Polo – afferma il professor Montorsi -. La sua generosità e il suo costante impegno ci permettono di sostenere alcuni dei progetti di ricerca preclinica, traslazionale e clinica, dedicati studio delle malattie urologiche ed andrologiche. Donare per sostenere la ricerca significa fare la differenza e dare speranza a molti pazienti e a tutti i loro cari”.
La Fondazione URI è impegnata quotidianamente nella ricerca di trattamenti all’avanguardia nella diagnosi dei tumori, sul fronte delle cure mirate al miglioramento della qualità della vita dei pazienti e nell’ottimizzazione della tecnica chirurgica robotica alla ricerca di nuovi bio-marcatori, fino all’utilizzo di farmaci ormonali e immunoterapici e dell’intelligenza artificiale. I progetti in corso riguardano i tumori alla prostata, al rene, alla vescica e alle vie urinarie.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Adriana Rasera)
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