Cheick Tidiane Bance non è stato aggredito prima di morire: è quanto emerso dall’autopsia svolta oggi mercoledì dall’anatomopatologo Alberto Furlanetto. Il diciottenne, trovato privo di vita lungo la Statale Pontebbana alle 5 di domenica mattina, è morto a causa di un forte colpo alla testa che gli ha provocato una profonda ferita, compatibile con l’impatto con un’auto o con un mezzo pesante.
L’investimento è stato molto violento, tanto che il giovane è morto praticamente sul colpo, lasciandogli forse solo il tempo di stringersi la testa tra le mani. I primi soccorritori lo hanno trovato infatti rannicchiato. L’autopsia non ha evidenziato nessun altro trauma nel corpo.
Importanti saranno anche gli esiti degli esami tossicologici che arriveranno nei prossimi giorni. Non è escluso, visto il tipo di trauma, che Cheick al momento dell’impatto fosse disteso o inginocchiato, e che non stesse quindi camminando lungo la Pontebbana.
I Carabinieri della Compagnia di Montebelluna stanno cercando di capire, anche grazie al racconto di alcuni automobilisti e alle immagini delle telecamere, la posizione del giovane, che risulta importante per stringere ulteriormente il cerchio sul tipo di veicolo che lo ha urtato.
Se il giovane fosse stato in piedi, un colpo a quell’altezza potrebbe essere stato causato solamente da un mezzo pesante o da un furgone; se fosse stato disteso a terra anche da un’auto.
I Carabinieri stanno ancora indagando per cercare di identificare il mezzo che ha colpito e ucciso Cheick.
(Autore: Simone Masetto)
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