Indignazione per la visita di Emanuele Filiberto di Savoia. La sindaca: “Sterile polemica politica, vi spiego perché”

Il Sacrario di Nervesa della Battaglia

Un’ondata di polemiche è scaturita dalla notizia della visita del principe Emanuele Filiberto di Savoia, prevista per domani domenica 30 giugno a Nervesa della Battaglia.

In paese e nel territorio del Montello, infatti, sta crescendo l’indignazione e le opposizioni chiedono la revoca del patrocinio del Comune di Nervesa all’evento.

Domenica 30 giugno al Sacrario del Montello verrà inaugurato un “Monumento al Milite Ignoto” alla presenza proprio di “Sua Altezza Reale il Principe”. L’iniziativa è organizzata dalla delegazione di Treviso dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon.

I gruppi di minoranza Andrea Ceotta Sindaco e Uniti per Nervesa hanno scritto un’interpellanza a otto mani per chiedere spiegazioni alla sindaca Mara Fontebasso.

“In paese c’è molta indignazione che noi, come gruppi di opposizione, condividiamo e non possiamo rimanere indifferenti – si legge nell’interpellanza firmata dai consiglieri comunali Andrea CeottaSara Pastrolin e Matteo Mattiuzzo -. Un luogo intangibile e storico come il Monumento Sacrario che raccoglie le spoglie di oltre 9300 soldati caduti durante la Prima Guerra Mondiale, dei quali 3226 ignoti, che viene violato dalla presenza di chi si fregia di quegli stessi titoli che costarono la morte a migliaia di ragazzi durante la stessa guerra. Non solo, i Savoia non hanno battuto ciglio durante il ventennio fascista, arrivando persino a firmare le leggi razziali. Nel momento più duro della Seconda Guerra Mondiale, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, Vittorio Emanuele III fuggì da Roma a Brindisi, abbandonando a loro stesse, senza ordini e piani, le forze di terra italiane che non furono in grado di opporre un’efficace e coordinata resistenza all’invasione tedesca”.

“Ognuno è libero di circolare e di esprimere la propria opinione – continua -, sia come individuo sia come collettività: da sempre Nervesa può contare su una cittadinanza accogliente. Per questo, se Emanuele Filiberto di Savoia fosse venuto nel nostro paese a titolo personale non ci sarebbe stato alcun problema. Invece, si rimarcano trattamenti e titoli non riconosciuti dalla nostra Costituzione: la sua venuta pare quindi riconducibile ad una nostalgia monarchica tristemente nota anche nella nostra comunità. Per questo formuliamo al sindaco Fontebasso la seguente interrogazione a risposta orale al fine di conoscere se sia stato ufficialmente concesso il patrocinio a tale evento che richiama chiaramente la monarchia e quali siano le motivazioni”.

“In caso contrario – conclude l’interpellanza -, si invita il sindaco e l’amministrazione comunale a diffidare immediatamente gli organizzatori a togliere il patrocinio comunale” e lo stemma ufficiale del Comune da ogni forma di pubblicità dell’evento e a intraprendere ogni opportuna azione nei confronti degli stessi, a tutela dell’ente comunale; se il Comune di Nervesa della Battaglia ha espletato tutte le attività di vigilanza in merito alla realizzazione del ‘monumento’; se vi sono oneri a carico del bilancio comunale in merito alla suddetta iniziativa; se sono previste attività del Comune o delle forze dell’ordine in merito all’ordine e alla sicurezza pubblica durante l’evento. Per tutto quanto sopra, invitiamo il sindaco a revocare immediatamente il patrocinio all’evento”.

Ferma critica alla presenza del principe a Nervesa della Battaglia è stata manifestata anche dall’Associazione del Popolo Veneto, che ha voluto esprimere la propria profonda indignazione e disapprovazione per la presenza di Emanuele Filiberto di Savoia al Sacrario di Nervesa: “Riteniamo una vergogna – sottolineano dall’associazione -, e una grave mancanza di rispetto per la memoria dei nostri eroi, che si inviti un membro della famiglia Savoia in un luogo così carico di significato storico. Non possiamo dimenticare che la stessa famiglia Savoia ha avuto un ruolo decisivo nel promulgare le infamanti leggi razziali e nel mandare milioni di uomini al macello durante i conflitti mondiali”.

“La presenza del principe Filiberto all’Ossario di Nervesa – continua – non solo offende la memoria dei soldati caduti, ma rappresenta anche un’offesa per tutti i cittadini veneti che hanno subìto le conseguenze delle azioni e delle decisioni della casa reale Savoia. Chiediamo alle autorità competenti di rivedere con attenzione le decisioni riguardanti le commemorazioni ufficiali e di assicurarsi che vengano rispettati i sentimenti e la memoria storica del popolo veneto. È fondamentale che le cerimonie e le commemorazioni riflettano il rispetto e l’onore che i nostri caduti meritano. L’Associazione del Popolo Veneto continuerà a vigilare affinché la storia e la memoria dei nostri antenati non vengano offese da presenze inappropriate e ingiustificate”.

Il Comune di Nervesa della Battaglia ha spiegato che la cerimonia di inaugurazione del Monumento dedicato alla memoria del Milite Ignoto è un’iniziativa promossa dall’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon, Delegazione provinciale di Treviso, unitamente all’Associazione Nazionale Ex Allievi Nunziatella Sezione Veneto.

L’obiettivo è valorizzare la memoria storica di Nervesa e di rendere il dovuto onore a quanti sacrificarono la propria vita per la Patria.

Il sindaco di Nervesa della Battaglia Mara Fontebasso

“In seguito all’istanza pervenuta – spiega il sindaco Fontebasso – abbiamo ritenuto di accordare il patrocinio del Comune di Nervesa della Battaglia alla cerimonia di inaugurazione del Monumento dedicato alla Memoria del Milite Ignoto. L’installazione del monumento, che sorgerà su terreno di proprietà del Ministero della Difesa, è stata autorizzata dal Ministero della Cultura – Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Venezia e le Province di Belluno, Padova e Treviso – e dal Ministero della Difesa – Ufficio per la Tutela della Cultura e della Memoria della Difesa”.

“Con particolare riferimento alla partecipazione di Emanuele Filiberto di Savoia alla cerimonia del prossimo 30 giugno – sottolinea il sindaco Fontebasso -, ritengo doveroso ribadire che la titolarità dell’iniziativa risulta in capo, oltre che all’Associazione Nazionale Ex Allievi Nunziatella Sezione Veneto, all’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon e che lo stesso, in quanto organizzatore, ha autonomia di scelta per quanto attiene all’elenco degli invitati. Emanuele Filiberto di Savoia, libero cittadino impegnato quotidianamente in iniziative benefiche e caritative in tutto il mondo, presenzierà all’iniziativa in qualità di Guardia d’Onore appartenente all’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon”.

“Non possiamo far ricadere sulla persona di Emanuele Filiberto di Savoia – aggiunge – le scelte dei propri avi. Tranquillizziamo i consiglieri comunali di minoranza firmatari dell’interrogazione a risposta orale trasmessa all’amministrazione comunale, confermando il fatto che la partecipazione di Emanuele Filiberto di Savoia avverrà a mero titolo personale. È opportuno rappresentare inoltre che l’amministrazione comunale ha appurato che l’utilizzo del titolo nobiliare, e la conseguente apposizione nel materiale promozionale della cerimonia, avviene secondo quanto previsto dalla Costituzione e dalla normativa vigente in materia. Ad ogni buon conto, ribadiamo comunque che il patrocinio comunale è stato concesso esclusivamente alla cerimonia di inaugurazione del monumento alla memoria del Milite Ignoto e non ha alcuna attinenza con presunte nostalgie monarchiche attribuite a questa amministrazione comunale dai consiglieri di minoranza”.

“Sono del parere – evidenzia – che quanto dichiarato sui social e a mezzo stampa fino ad ora sia solo una sterile polemica politica per mettere in cattiva luce l’amministrazione e il suo operato. L’inaugurazione del monumento alla memoria del Milite Ignoto intende essere l’occasione per onorare il ricordo dell’Undicesima Salma che partì dal Montello alla volta del Vittoriale a Roma: è triste constatare che a distanza di più di un secolo ancora si strumentalizzi la memoria storica per fini politici o personali di qualcuno, che vanno oltre a quelli che sono i veri princìpi che hanno portato all’unità del nostro Paese”.

“È doveroso – conclude -, inoltre, sottolineare che l’iniziativa sarà anche occasione per l’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon – Delegazione di Treviso – per concretizzare una cena a sfondo solidale per la raccolta di fondi che verranno destinati per l’acquisto di almeno un paio di defibrillatori, uno dei quali sarà donato alla Comunità di Nervesa della Battaglia. L’amministrazione comunale di Nervesa della Battaglia precisa, infine, che il patrocinio concesso alla cerimonia di inaugurazione del monumento non comporta oneri finanziari a carico del bilancio comunale”.

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata)
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