Indagata per la morte di Cheick, si va verso l’archiviazione

I Carabinieri giunti nel luogo del ritrovamento

Si è svolto questa mattina l’interrogatorio dell’infermiera accusata dell’omicidio stradale di Cheick Tidiane Bance. La Procura si prepara a chiudere il caso con il proscioglimento dell’indagata, in quanto potrebbe essersi trattata di una “tragica fatalità”.

La donna è accusata di aver travolto e ucciso il giovane trovato privo di vita lungo la Pontebbana. Le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Montebelluna sono riuscite a ricostruire che almeno altre due auto sarebbero transitate lungo la Pontebbana quando il giovane era disteso a terra: il primo automobilista non si sarebbe neppure accorto della presenza del ragazzo, mentre il furgone che precedeva l’auto della donna avrebbe improvvisamente sbandato.

Poi è arrivata la vettura dell’infermiera, che transitava lungo la Pontebbana rispettando i limiti di velocità e occupando correttamente la carreggiata. Dal telefonino della donna non risulterebbe alcuna attività nei momenti dell’incidente, segno che la guidatrice non si era distratta consultando o usando il telefono.

Stando alle immagini delle telecamere di videosorveglianza, l’auto dell’infermiera avrebbe impattato con la ruota anteriore destra su Cheick. A quel punto la vettura sarebbe sbandata a sinistra e poi a destra. La donna sarebbe uscita dall’abitacolo tentando di prestare soccorso al diciottenne, e successivamente avrebbe chiamato i sanitari del Suem 118.

Ad essere decisivo per la decisione della Procura potrebbe essere il contesto: il giovane vestiva di scuro, era di pelle scura e si trovava in una zona stradale scarsamente illuminata, se non proprio con illuminazione assente. Per la donna sarebbe stato impossibile notarlo in tempo per evitare di travolgerlo.

La decisione della Procura di Treviso dovrebbe arrivare in qualche giorno ma per la donna, difesa dall’avvocato Mauro Crocetta, si prospetterebbe l’archiviazione.

(Autore: Simone Masetto)
(Foto: archivio Qdpnews.it)
(Articolo e foto di proprietà di Dplay Srl)
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