Inaugurato il Monumento al Milite Ignoto. Il principe Emanuele Filiberto risponde alle polemiche 

Questa mattina, domenica 30 giugno, è stato inaugurato al Sacrario del Montello a Nervesa della Battaglia il Monumento al Milite Ignoto alla presenza del principe Emanuele Filiberto di Savoia

L’iniziativa è stata promossa dall’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon, Delegazione provinciale di Treviso, unitamente all’Associazione Nazionale Ex Allievi Nunziatella Sezione Veneto. 

L’obiettivo è la valorizzazione della memoria storica di Nervesa della Battaglia, rendendo il dovuto onore a quanti sacrificarono la propria vita per la Patria. 

Presenti il sindaco di Nervesa della Battaglia, Mara Fontebasso, con la giunta comunale, l’onorevole Marina Marchetto Aliprandi, il consigliere regionale Tommaso Razzolini, il vicepresidente della Provincia di Treviso, Martina BertelleAntonio Bozzo, presidente regionale veneto dell’Associazione Nazionale Bersaglieri, Renato Conzon Daniele Fiorotto, rispettivamente ispettore nazionale del nord Italia e delegato provinciale di Treviso dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon, diversi sindaci e amministratori del territorio oltre ai rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma. 

L’installazione del monumento, che sorge su terreno di proprietà del Ministero della Difesa, è stata autorizzata dal Ministero della Cultura – Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Venezia e le Province di Belluno, Padova e Treviso – e dal Ministero della Difesa – Ufficio per la Tutela della Cultura e della Memoria della Difesa. 

Il principe Emanuele Filiberto di Savoia ha presenziato all’iniziativa in qualità di Guardia d’Onore appartenente all’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon. 

Prima della deposizione di una corona d’alloro all’interno del Sacrario del Montello e dell’omaggio ai Caduti, è stata raccontata la storia del Milite Ignoto e di Maria Bergamas, donna scelta in rappresentanza di tutte le madri italiane che avevano perso un figlio durante la Prima guerra mondiale, del quale non erano state restituite le spoglie. 

Nel 1921, nella Basilica Patriarcale di Aquileia, Bergamas ebbe l’incarico di scegliere il corpo di un soldato tra undici salme di caduti non identificabili: la salma prescelta fu posta all’interno della tomba del Milite Ignoto, al centro dell’Altare della Patria nel complesso del Vittoriano a Roma. 

“Il monumento che stiamo per inaugurare a perenne memoria del Milite Ignoto – ha affermato il sindaco Fontebasso -, decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare e a cui è stata riconosciuta la cittadinanza onoraria anche da parte del Comune di Nervesa della Battaglia, è anche l’emblema della storia del nostro Comune e della nostra gente. Rappresenta il sacrificio di tutte le persone che hanno dato la vita per la nostra Patria. Molti sono uomini il cui nome è sconosciuto ma, per il loro coraggio e la loro dedizione, non saranno mai dimenticati”. 

“Hanno combattuto per difendere la nostra libertà – conclude -, la nostra democrazia e i nostri valori. Hanno affrontato l’ignoto con una forza d’animo straordinaria, pronti a compiere il loro ultimo dovere con orgoglio e determinazione. Oggi, in questo luogo solenne, rendiamo onore a questi eroi senza nome, unitamente a tutti i caduti che riposano qui e nel mondo. Il loro spirito di sacrificio ci spinga ad essere cittadini migliori, a costruire una società più giusta e a preservare la preziosa libertà per la quale loro hanno dato la vita”. 

“C’è sempre stato un grandissimo legame tra Casa Savoia, i militari e il Milite Ignoto – ha detto il principe Emanuele Filiberto di Savoia -. È Vittorio Emanuele III che ha voluto che in quello che oggi chiamiamo l’Altare della Patria, ma che in realtà era il Monumento Nazionale a Vittorio Emanuele II, fosse sepolto il Milite Ignoto”. 

“Non dimentichiamo anche che – continua -, durante la Prima Guerra Mondiale, Re Vittorio Emanuele III su tre anni e mezzo di guerra, tre ne ha fatti in trincea con i militari. Per questo lo chiamavano e lo chiamiamo ancora il ‘Re soldato‘. È sempre emozionante partecipare a momenti come quello di oggi, nei quali c’è sempre quell’orgoglio di essere italiani. L’Italia è una e indivisibile: questo è e rimarrà sempre”. 

“Io adoro le contestazioni – ha concluso il principe rispondendo ad una domanda sulle critiche legate alla sua presenza alla cerimonia di oggi – perché sono come i leoni da tastiera: sono sui giornali, per esempio con le opposizioni che devono contestare, si fa un grande polverone e i giornali scrivono anche solo sulle contestazioni, più che su quello che si viene a fare in cerimonie come quella di oggi. Poi io oggi non ho visto nessuna contestazione. Anzi, io sono sempre felice perché voglio trovare il momento di poter parlare con queste persone e capire il perché del loro comportamento”. 

L’iniziativa di oggi è legata ad un altro progetto: una cena a sfondo solidale per la raccolta di fondi che verranno destinati per l’acquisto di almeno un paio di defibrillatori, uno dei quali sarà donato alla comunità di Nervesa della Battaglia. 

(Foto e video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata) 
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