Commemorazione di Francesco Baracca. Il ministro Ciriani: “Ispiriamoci al suo amore per l’Italia e al sacrificio che ha compiuto”

Una cerimonia per commemorare Francesco Baracca
Una cerimonia per commemorare Francesco Baracca

Questa mattina, domenica 16 giugno, a Nervesa della Battaglia si sono tenute le cerimonie commemorative della Battaglia del Solstizio, con la partecipazione del Coro Mani Bianche del Veneto, e la commemorazione del Maggiore Pilota Francesco Baracca, il principale asso dell’Aviazione Italiana durante la Prima Guerra Mondiale.

Intervista al ministro Luca Ciriani – Video di Andrea Berton

Le due cerimonie si sono tenute al Sacrario Militare del Montello e al Sacello Francesco Baracca, mentre sabato sera il Campo Volo Francesco Baracca ha ospitato il concerto celebrativo della M.O.V.M. – Medaglia d’Oro al Valor Militare (Fanfara del Comando 1ª Regione Aerea).

Intervista al Generale Luca Goretti – Video di Andrea Berton

Gli eventi sono stati organizzati dall’amministrazione comunale di Nervesa della Battaglia con la collaborazione del 51esimo Stormo Caccia di Istrana.

La cerimonia al Sacello Francesco Baracca, durante la quale il pubblico ha apprezzato il sorvolo da parte degli aerei storici della Fondazione Jonathan Collection, è iniziata con gli onori alla Bandiera e l’omaggio al Tricolore.

Si è proseguito con l’Onore ai Caduti, la deposizione di una corona di alloro al Sacello e gli interventi delle autorità.

Da sinistra, il generale Luca Goretti, il sindaco Mara Fontebasso, il ministro Luca Ciriani

Presenti il sindaco di Nervesa della Battaglia, Mara Fontebasso, con la giunta e i consiglieri comunali, il sindaco di Lugo di Romagna, Elena Zannoni, il Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare Italiana, Luca Ciriani, ministro per i Rapporti con il Parlamento, l’avvocato Giovanni Baracca (nipote dell’Asso degli Assi), diversi sindaci e autorità del territorio oltre ai rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma.

“Rendiamo omaggio – ha affermato il sindaco Fontebasso -, in questo luogo sacro, ad uno degli eroi più celebri della storia del nostro Paese. Questo sacello custodisce la memoria di un uomo straordinario, vero simbolo del coraggio e dello spirito di sacrificio dei nostri soldati durante la Grande Guerra. Il Maggiore Francesco Baracca è l’Asso degli Assi dell’Aviazione Italiana. Come valoroso pilota abbatté decine di aerei nemici, compiendo imprese eroiche che ancora oggi ci riempiono di orgoglio”.

Il primo cittadino con l’avvocato Giovanni Baracca, nipote di Francesco Baracca

“Ma Francesco Baracca – continua – non era solo un grande pilota, era soprattutto un uomo animato da un nobile cuore. Sempre pronto ad esserci per gli altri, sia nella vita privata come in quella militare, era spinto da un grande e profondo senso del dovere e dell’onore. Egli combatté senza riserve e offrì la sua vita in nome della Patria, consapevole che il suo sacrificio avrebbe contribuito a decretare la vittoria finale dell’Italia sul nemico. Oggi, nel rendere omaggio a Francesco Baracca, onoriamo con lui tutti i nostri caduti, coloro i quali hanno dato la vita affinché il nostro Paese potesse essere e rimanere libero dal nemico”.

“Il loro coraggio e il loro spirito di abnegazione – conclude – rappresentano un esempio luminoso rivolti a noi e alle generazioni future. Noi custodiamo gelosamente la memoria di Francesco Baracca e di tutti i nostri eroi. Dobbiamo essere orgogliosi del loro sacrificio e fare in modo che il loro esempio continui ad ispirare il nostro impegno per difendere la libertà di ogni uomo e la prosperità della nostra amata Patria. Viva Francesco Baracca, viva l’Italia!”.

I sindaci con il viceprefetto Antonello Roccoberton

Nel suo intervento il sindaco di Lugo di Romagna, paese dove sono presenti il monumento e il Museo Francesco Baracca, ha ricordato gli eventi organizzati nel suo Comune per onorare la memoria di Baracca e ha ringraziato la comunità di Nervesa per la vicinanza dimostrata durante l’alluvione dello scorso anno.

“Noi – ha detto il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare Italiana – abbiamo preso tutto quello che Baracca ha rappresentato nella sua vita da Cavaliere e Ufficiale del Regio Esercito. Ha portato con onore la sua divisa e ha trasferito nell’Aeronautica Militare di oggi tutto quello che ha imparato da una forza armata sorella. Merita il nostro rispetto perché ha saputo rinunciare alla propria vita e ai propri affetti per il bene comune che era la difesa della Patria”.

Le associazioni d’Arma

“Questo – continua -, a mio avviso, va ricordato, sottolineato e regolarmente insegnato soprattutto ai ragazzi. L’anno scorso, in occasione del Centenario dell’Aeronautica Italiana, lo abbiamo voluto fare attraverso un film dove l’obiettivo primario è stato quello di rappresentare Baracca non come l’eroe del volo, l’Asso degli Assi, ma come una persona che ha avuto una passione per il volo, aveva i suoi affetti, era una persona normale come tutti quanti noi con i suoi limiti, le sue debolezze, le sue passioni e i suoi amori. Era circondato da dei valori forse provenienti dalla famiglia o dall’esercito”.

“Sicuramente – aggiunge – ha rappresentato la figura di uomo che ha fatto una scelta di vita: rinunciare a sposarsi, ad essere al fianco di una donna che amava per un bene superiore che era quello della difesa della nostra Patria. Lo ha fatto in cielo, così come hanno fatto tutti quanti i soldati in terra e in mare, per difendere questa Italia. Noi oggi viviamo più o meno in una situazione simile, dove noi dobbiamo difendere la libertà, il nostro Paese e dei valori che qualcuno in questo periodo sta mettendo in discussione. Non è cambiato nulla da allora”.

“Quello che è rimasto è il nostro senso della patria – conclude -, il senso del dovere e la nostra volontà di garantire alla nostra gente di poter vivere regolarmente la loro vita. Questo è il nostro mandato: far capire ai giovani che, se rimaniamo uniti e ci sono dei valori che restano rispettati come quello del senso civico, della passione, della libertà, dell’educazione e della cultura del nostro Paese, non ce n’è per nessuno. Ci sono delle persone, come Baracca, che hanno dato la propria vita per questi ideali. Noi siamo pronti e convinti che faremo il nostro mestiere e il nostro lavoro in qualsiasi occasione”.

“Baracca – ha detto il ministro Ciriani – è un esempio fulgido, straordinario, un sentimento di appartenenza nazionale che a mio avviso dovrebbe pervadere tutti gli italiani. Il suo Cavallino rampante divenne poi simbolo di un’altra straordinaria eccellenza italiana, le auto da corsa di Enzo Ferrari. In questi giorni si è concluso in Puglia un appuntamento importantissimo per il nostro Paese: l’Italia ha ospitato i grandi della Terra. Sono state prese decisioni importantissime per il futuro di tutti noi. In occasioni come queste, dove il nostro Paese è al centro del mondo, ritengo che ognuno di noi debba essere non solo fiero e orgoglioso di essere italiano, al di là delle appartenenze politiche”.

“Ognuno di noi – continua – dovrebbe impegnarsi a modo suo per dare al mondo l’immagine migliore del nostro Paese. Questo vale per gli italiani, ma anche per chi li rappresenta in Parlamento. Purtroppo, vedendo quello che è successo in questi giorni, non sempre è accaduto e questo è un errore imperdonabile che non possiamo permetterci. Il G7 è stato anche caratterizzato dalle discussioni sui temi della guerra. Oggi inizia in Svizzera una trattativa che speriamo possa portare se non alla pace, perlomeno ad un cessate il fuoco”.

“Noi siamo fiduciosi che questo possa accadere – prosegue -, ma la pace si costruisce anche avendo un esercito forte, una forza di deterrenza credibile e mantenendo fermi non soltanto i finanziamenti all’esercito, ma i valori che l’esercito rappresenta: la difesa della libertà e della nostra democrazia. Il tema della guerra, che purtroppo riappare nel mondo, deve scuotere la nostra memoria storica”.

“Queste vicende e i valori che oggi ricordiamo – conclude – devono essere il miglior monito per immaginare una soluzione pacifica delle controversie internazionali. Ispiriamoci all’amore che Francesco Baracca nutriva per l’Italia, al sacrificio che lui ha compiuto e all’impegno che ha profuso. Ognuno di noi, nel suo piccolo, deve fare quanto possibile per difendere sempre e rendere ancora più stabile, più forte e grande la nostra Italia, così che i sacrifici come quello straordinario di Baracca e dei tantissimi che morirono durante quel conflitto vengano costantemente e perennemente onorati”.

Un video su Francesco Baracca

(Foto e video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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