Appena trent’anni di vita, ma sufficienti ad essere ricordato e celebrato (anche recentissimamente) da più di un secolo.
Parlando di aviazione militare, il nome più iconico che ci sia in Italia è quello di Francesco Baracca, nato a Lugo il 9 maggio 1888 e deceduto il 19 giugno 1918, in piena prima Guerra mondiale, a Nervesa della Battaglia, Comune dove non più tardi di domenica scorsa la sua figura è stata celebrata e approfondita da autorità e cittadini.
Il motivo di una così chiara fama va ricercata nelle imprese aeree che gli vengono attribuite (34 abbattimenti di aerei nemici durante la Grande Guerra), numero mai eguagliato, secondo le cronache, da altri aviatori italiani.
Venne insignito della Medaglia d’oro al Valor Militare, e di altre onorificenze (non solo italiane ma anche estere), per le sue imprese belliche. Oltre a ciò, dopo più di un secolo le sue gesta sono ancora oggetto di commemorazione, ricerca e studio, con un focus particolare nel territorio dell’Alta Marca. Numerosi, inoltre, sono i cimeli a lui legati e tuttora visitabili.
La storia di Baracca, insomma, continua ad appassionare studiosi e appassionati e con ogni probabilità continuerà a farlo a lungo.
(Foto e video: archivio Qdpnews.it)
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