La chirurgia generale degli ospedali di Montebelluna e Castelfranco garantisce le urgenze per pazienti oncologici

Nonostante l’emergenza sanitaria in corso, sono stati ben 116 gli interventi chirurgici, tra urgenti e oncologici, di cui 97 con tecnica mini invasiva, tecnica in cui il primario di chirurgia Maurizio De Luca è un luminare conosciuto in tutto il mondo.

Il bilancio della chirurgia nel distretto di Asolo, negli ultimi 40 giorni, periodo di estrema emergenza, ha così visto gli ospedali di Montebelluna e Castelfranco Veneto continuare la propria attività chirurgica.

“Con l’emergenza Covid – sottolinea Francesco Benazzi, direttore generale dell’Ulss 2 Marca trevigiana – abbiamo attuato una vera e propria ridefinizione, sia in termini funzionali che strutturali, dei nostri ospedali. Sono stati creati dei reparti speciali per pazienti Covid e per pazienti sospetti, e nel contempo creati dei reparti semi-intensivi ed ampliato i posti letto per le rianimazioni”.

Grazie alle sinergie createsi tra le rianimazioni e le chirurgie, i due ospedali hanno consentito di garantire le urgenze chirurgiche. “In questa emergenza l’integrazione dei due presidi è stata determinante e utile. Le criticità del momento hanno reso necessari dei rapidi trasferimenti di alcuni pazienti tra i due ospedali per poter garantire la massima sicurezza nel trattamento – aggiunge Maurizio De Luca, direttore dei reparti di chirurgia generale del San Valentino e del San Giacomo – Sottolineo che le riunioni del Gruppo Interdisciplinare Oncologico Distretto di Asolo, che si svolgono ogni mercoledì pomeriggio, sono state garantite con il collegamento dei due ospedali via web e con i colleghi specialisti che hanno continuato a confrontarsi sui casi oncologici rimasti per tutti noi una priorità”.

Per scendere nel dettaglio negli ultimi 40 giorni nel Distretto Asolo sono stati effettuati 74 interventi chirurgici urgenti, 55 dei quali (quindi il 75%) con tecnica mini invasiva e 42 interventi oncologici, 33 dei quali (quindi il 78%) con tecnica mini invasiva.

“Nell’ultimo mese abbiamo effettuato anche interventi oncologici più importanti in pazienti affetti da più di una neoplasia. Per esempio l’asportazione di due tumori primitivi, stomaco e fegato nello stesso paziente. Intervento questo praticato con metodiche mini invasive per garantire l’ottimale stato immunitario dei pazienti, parametro importante in epoca Covid. Un altro ingrediente fondamentale in questa emergenza? L’umanità verso i nostri pazienti e tra operatori sanitari”.

(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Foto: Ulss2 Marca Trevigiana).
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