E’ stato trasferito in questi giorni nei locali della biblioteca di Montebelluna, il complesso archivistico denominato “Archivio Pietro Bertolini” custodito per decenni nello studio del Senatore, in Villa Bertolini a Montebelluna.
Un tesoro composto da materiale archivistico e librario a stampa considerato già nel 1971 dall’allora Soprintendenza archivistica del Veneto, di notevole interesse storico e culturale, arricchito negli anni da ulteriore documentazione grazie alla cura e attenzione degli eredi del Senatore Pietro Bertolini, proprietari dell’archivio, ritenuta anch’essa importante tanto da estenderne recentemente il vincolo da parte della Soprintendenza archivistica e bibliografica del Veneto e del Trentino-Alto Adige.
L’archivio sarà reso fruibile attraverso la formula del comodato d’uso gratuito con la quale i proprietari hanno cortesemente concesso all’Amministrazione comunale di depositarlo per cinque anni, rinnovabili tacitamente, presso gli spazi destinati allo stesso presso l’archivio storico della Biblioteca comunale, che presentano i necessari requisiti per la sua conservazione, secondo quanto previsto dalle normative in materia di beni culturali e dalle prescrizioni della Soprintendenza.
Quello trasferito è un tesoro che si compone sia di materiale archivistico, con un’estensione di circa 6-7 metri, che bibliografico, esteso per circa 10 metri lineari e comprendente prevalentemente edizioni di scritti del Bertolini, pubblicazioni di altri autori utilizzati dal Senatore nel corso della sua attività, e alcune pubblicazioni commemorative, uscite in occasione della morte dello stesso o in occasione di convegni organizzati per ricordarne la figura e l’operato; il complesso documentario riguarda un arco cronologico che va dalla seconda metà del XIX secolo alla prima metà del XX secolo, con seguiti ai primi anni del XXI secolo riferiti a materiale documentario legato alle commemorazioni di Bertolini.
“Non posso che ringraziare la Contessa Sofia Teleki De Szek comproprietaria dell’archivio del Senatore Bertolini (meno conosciuta a Montebelluna poiché vive e lavora come imprenditrice e scrittrice lontano dal Veneto, non più proprietaria della Villa da oltre un ventennio) e il cugino, proprietario esclusivo della Villa che ora è stata trasferita alla DC Group srl – commenta il sindaco Adalberto Bordin – che in questi decenni ha sempre consentito agli studiosi di avere accesso all’archivio al fine di approfondire la storia consultando i preziosi documenti presenti, peraltro, proprio nello studio originale del Senatore Bertolini, figura politica di spicco dello scorso secolo”.
“Una grande disponibilità che non è venuta meno anche nell’ultimo periodo e che ci ha permesso di raggiungere un accordo che consentirà l’adeguata custodia dell’archivio in Biblioteca e la possibilità per gli studiosi di continuare a fruire di questo tesoro. – precisa il primo cittadino – Un risultato ottenuto anche grazie al costante supporto della Soprintendenza archivistica del Veneto e del Trentino Alto Adige che ha minuziosamente seguito ogni passo necessario per continuare a consentire la tutela, la conservazione e la fruizione dell’archivio sotto il profilo storico e culturale”.
“Anche se non vivo a Montebelluna ormai da tempo, resto molto attenta e grata all’ ottimo e scrupoloso lavoro del Comune di Montebelluna nei confronti della salvaguardia dell’ archivio di mio Nonno: so che verrà custodito con cura per tramandare – oltre ai fatti storici – anche i valori che l’uomo Bertolini ha incarnato” dichiara la Contessa Teleki de Szek.
(Foto: Comune di Montebelluna).
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