Tornado in città, ma è “solo” una simulazione

Decine di case coi tetti scoperchiati, un migliaio di persone sfollate, l’interrato dell’ospedale e il Pronto soccorso di Montebelluna allegati: è questo lo scenario “finto” simulato questa mattina durante il corso di formazione promosso dall’amministrazione comunale montebellunese.

Nella sede della Protezione civile si sono riuniti rappresentanti politici, tecnici comunali, i volontari della Protezione civile e referenti Ulss (dottoressa Paola Anello della direzione medica dell’ospedale di Montebelluna; dottor Steve Photiou, referente Emergenza) per partecipare alla simulazione coordinata dall’urbanista Roberto Cazziola – già incaricato di redigere l’aggiornamento del Piano di protezione civile comunale – e dal geologo Giovanni Toffolon.

Al centro della gestione un’emergenza particolare, ovvero un temporale molto intenso con formazione di una tromba d’aria in zona San Gaetano con danni ingenti in un’area che coinvolgeva diverse vie e almeno mille persone.

Un’emergenza anticipata nei giorni precedenti da altre allerte pervenute attraverso il Centro Funzionale Decentrato della Regione Veneto: una prima “gialla” con relativa fase di attenzione data dalla previsione di eventi potenzialmente avversi nel territorio e che aveva comportato l’attivazione del sistema di volontariato di Protezione civile nel monitoraggio e la comunicazione ai vari enti preposti; una seconda fase “arancione” di preallarme (con rischio idrogeologico e idrogeologico per temporali) per previsione di eventi avversi nel territorio che ha comportato la valutazione dei mezzi e dei materiali da parte della Protezione civile e l’attivazione dell’organo ristretto di indirizzo del COC, oltre alla veicolazione delle comunicazioni ufficiali del caso.

“Dalle 9 di questa mattina la simulazione è entrata nel vivo, con la raccolta e la gestione di numerose segnalazioni ed emergenze: dalla caduta di un traliccio all’allagamento dell’ospedale, ai danni ingenti a numerose abitazioni, alla richiesta di soccorso da parte di persone disabili, allo smarrimento di cani pericolosi ospitati in un allevamento situato nella zona colpita” precisa il responsabile della Protezione civile di Montebelluna Antonio Netto.

Un’escalation emergenziale che ha comportato anche l’evacuazione di un migliaio di persone ospitate in varie palestre della Città e che ha via via visto l’intervento di varie figure: dal sindaco Adalberto Bordin all’assessore alla Protezione civile Elzo Severin, alla Protezione civile, agli uffici tecnici (con il dirigente del settore Lavori Pubblici Pierantonio De Rovere), alla Polizia locale con il comandante Paolo Scarpa, ai Servizi sociali, all’Ufficio Comunicazione e in collegamento anche con altre forze dell’ordine, organizzazioni di soccorsi e pronto intervento, enti del territorio e gestori del servizio.

“Questa giornata conclude un percorso complesso finalizzato a migliorare ulteriormente il nostro sistema di Protezione civile. Dopo l’aggiornamento del Piano di Protezione civile si sono tenute diverse lezioni formative rivolte ai volontari e oggi, a completamento di questo ciclo di incontri, si è svolta l’esercitazione vera e propria, fondamentale per mettere a fuoco ruoli, azioni, modalità di intervento” commenta l’assessore Severin.

“Ovviamente ci si augura che eventi calamitosi si verifichino il meno possibile ma, visti anche i recenti episodi a livello nazionale e locale, la chiave per affrontare le emergenze non può essere che la prevenzione e la formazione, e cioè la capacità di acquisire gli strumenti tecnico-operativi per farsi trovare pronti in caso di necessità – aggiunge il sindaco Bordin -. Ecco perché giornate ed occasioni formative come queste sono fondamentali per testare la tempestività e l’efficacia di intervento in caso di emergenze ed eventi calamitosi”.

“Ringrazio ancora una volta la nostra efficiente Protezione civile e i volontari, tutto lo staff tecnico del Comune, i referenti Ulss che si sono prestati per la simulazione e i tecnici che hanno condotto la formazione” conclude.

(Foto: Comune di Montebelluna)
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