“Spazio al non Spazio”: come il settore dello sport può innovarsi con la Space Economy

Dopo il successo del primo appuntamento, il 20 marzo si è tenuto il secondo incontro di “Spazio al Non Spazio – come il settore sport può innovarsi con la Space Economy” all’Infinite Area di Montebelluna.

Un evento interamente dedicato al tema dell’alimentazione e del benessere, con un focus su come le tecnologie sviluppate per lo spazio possano avere ricadute positive sulla Terra.

La serie di eventi è promossa e ideata dalla Regione Veneto tramite l’Agenda Digitale del Veneto, in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), l’ESA Technology Broker per l’Italia e Assosport – l’associazione nazionale dei produttori di articoli sportivi.

“Un astronauta mangia piatti veri e propri perchè uno dei primi obiettivi da raggiungere è quello di evitare l’inappetenza, nel momento in cui l’astronauta mangia deve trovare qualcosa di appagante sotto il profilo gustativo e nutrizionale”.

“Insieme all’attività fisica, il cibo è fondamentale per contrastare e rallentare l’invecchiamento cellulare precoce al quale ogni astronauta va inevitabilmente incontro, secondo una stima della NASA, 6 mesi nello spazio corrispondono a circa 10 anni di invecchiamento cellulare sulla terra”.

“Per realizzare il cibo per gli astronauti bisogna dare un’occhiata al passato reinterpretarlo utilizzando la tecnologia che abbiamo oggi a disposizione. Per conservare il cibo nel lungo periodo è necessario non trattarlo in modo troppo aggressivo, per non degradarlo, quindi la delicatezza con cui si tratta l’alimento e la materia prima” conclude Stefano Polato, chef e consulente nutrizionista e nutraceutico per ESA.

Cibo spaziale e innovazione: la testimonianza di uno chef d’eccezione

Ospite speciale è stato proprio chef Polato, protagonista di un percorso unico che lo ha portato a collaborare con missioni aerospaziali dal 2012, diventando un punto di riferimento per l’alimentazione degli astronauti. “Non avrei mai immaginato di trasformare la mia passione in un lavoro così unico,” racconta Polato. “Oggi la Space Economy è una realtà inevitabile, e tutto ciò che si sviluppa in ambito spaziale deve avere ricadute positive sulla Terra”.

Cibo Spaziale: soluzioni per il Futuro

Al centro dell’evento, l’idea che il cibo spaziale non solo garantisca il sostentamento degli astronauti durante le missioni sulla ISS, ma diventi anche un modello per migliorare la vita sulla Terra. “La Stazione Spaziale Internazionale è un vero e proprio laboratorio in microgravità, dove vengono testate soluzioni innovative per la salute umana” spiega Polato. “Dallo studio dei fenomeni come il deperimento muscolare e osseo allo stress ossidativo, i risultati ottenuti ci aiutano a comprendere come affrontare l’invecchiamento in modo migliore”.

L’alimentazione spaziale punta a essere sostenibile ed efficiente, riducendo l’impatto energetico grazie alla creazione di alimenti che non necessitano di catene del freddo, garantendo comunque qualità e gusto. “Non si tratta solo di alta tecnologia, ma anche di riscoprire i metodi del passato” aggiunge Polato. “Come facevano i nostri nonni a conservare il cibo senza conservanti? Con esperienza e tecniche naturali, concetti che oggi applichiamo per rendere il cibo spaziale nutrizionalmente valido e sostenibile”.

Innovazione e sostenibilità: un connubio vincente

Un’opportunità unica per esplorare come le tecnologie sviluppate nel settore aerospaziale possano essere applicate nella vita quotidiana, promuovendo un dialogo tra passato e futuro.

L’incontro si inserisce nel percorso di avvicinamento alla terza edizione dello Space Meetings. Il prossimo appuntamento della serie Spazio al Non Spazio è previsto per il 10 aprile con un focus su sensoristica, wearable e smart device: dallo Spazio allo Sport.

La partecipazione all’evento è gratuita, con registrazione obbligatoria sul sito, dove è anche possibile consultare il programma completo:
https://www.eventbrite.it/e/biglietti-spazio-al-non-spazio-1223577656709

Per ulteriori informazioni: events@infinitearea.com.

(Autore: Matteo De Noni)
(Foto e video: Matteo De Noni)
(Articolo, foto e video di proprietà di Dplay Srl)
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