Avrebbero venduto investimenti nel settore della ricerca scientifica, in particolare di una società che stava lavorando alla realizzazione di un cuore artificiale. Ma lo avrebbero fatto senza avere i titoli per farlo e quel denaro, oltre ai paventati interessi, non sarebbe mai stato restituito.
Per questo L.B. 58enne di Crocetta del Montello, R.B. 27enne veneziano, L.P. 31enne di Conegliano, I.P. 39enne di Spilimbergo e L.P. 31enne di Montebelluna, sono finiti a processo con l’accusa di abusivismo in concorso di aver cioè svolto abusivamente la professione di consulente finanziario. In particolare la procura contesta ai cinque di aver svolto attività di investimento e di gestione collettiva del risparmio.
E in particolare al 58enne di Crocetta quale legale rappresentante della società con sede in Delaware (Stati Uniti), e gli altri quattro come promotori, di aver proposto, fuori sede, l’adesione a un contratto di investimento nel settore della ricerca medica, mediante la società finanziaria statunitense incassando le somme di denaro.
Il tutto senza essere abilitati e iscritti all’albo professionale come prevede la legge. Una decina i clienti, residenti tra Montebelluna, Vittorio Veneto, Castelfranco Veneto, Cimadolmo e Roma, che avrebbero accolto nelle loro case i consulenti e deciso di investire nella società, con somme dai 10 mila ai 100 mila euro per un totale di oltre 240 mila euro.
In cambio avrebbero dovuto ricevere degli interessi molto elevati che non avrebbero però mai percepito. Così come il denaro investito che non sarebbe stato restituito, o restituito solo in parte dai cinque tanto che le parti offese, costituitesi parte civile nel processo, potrebbero chiedere che venga loro contestata anche l’accusa di truffa.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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