Ha certamente funzionato l’appello generalizzato “restate a casa”. Questa mattina, mercoledì 11 marzo 2020, al mercato di Montebelluna, uno dei pochi mercati che hanno deciso di non fermarsi, c’erano certamente più ambulanti che avventori.
Intorno alle 10, ora di punta della spesa mercatale, erano veramente poche le persone di fronte alle bancarelle o con i sacchetti della spesa in mano. Non è stato affatto complicato mantenere la distanza di sicurezza di un metro consigliata dalle autorità.
Le precauzioni prese dal Comune, mobilitando Polizia locale e protezione civile al fine di vigilare sulle normative che mirano a evitare assembramenti, sono apparse persino inutili.
Tra i banchi non si parlava d’altro che di coronavirus e l’opinione diffusa tra gli ambulanti è che: “A questo punto è meglio che si fermi proprio tutto per un po’ di tempo”.
Un lavoro durissimo quello dell’ambulante; sveglia nel cuore della notte per raggiungere il mercato per poi, come è accaduto oggi, incassare pochi euro e ritrovarsi con quasi tutta la merce sul furgone e, nel caso del settore alimentare, anche deperibile.
“In tutta la mattinata ho venduto due paia di scarpe. A questo punto è meglio chiudere tutto, ma ce lo devono dire”, ci dice mestamente Mirco, di Bassano, che con la famiglia ha una grande bancarella di calzature in piazza Petrarca.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
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