Nemea, azienda montebellunese che produce calzature in lana cotta, ha una lunga storia, ma, grazie alle nuove generazioni, guarda al futuro e all’importanza della sostenibilità e dell’impatto ambientale dei suoi prodotti.
“Tutta l’azienda ruota attorno al marchio Löwenweiss, nome che ricorda nostro nonno – spiega Roberto Benozzi, che assieme al fratello Luigi è a capo dell’azienda – che già negli anni ’60 si occupava di realizzare questo tipo di calzature”.
“Dopo tre generazioni – prosegue – cerchiamo di dare un nuovo aspetto al prodotto. L’obbiettivo per il futuro è quello di continuare a ricercare nuovi materiali per creare un prodotto a impatto zero”.
Grazie a questa loro visione, e all’aiuto di Confartigianato Imprese Asolo Montebelluna, l’azienda è riuscita a comunicare in maniera efficace la propria filosofia, ed ha potuto vincere nel 2021 due importanti premi: “Abbiamo collaborato con Luigi e Roberto – spiega Martina Baseggio, consulente dell’area ambiente, sicurezza e certificazioni di Confartigianato Asolo Montebelluna– per partecipare a due premi offerti all’interno della regione Veneto. Il primo premio è stato ‘Innovazione sociale e sviluppo sostenibile’ promosso dalla camera di Commercio Treviso – Belluno Dolomiti che offriva un contributo economico ai tre migliori progetti presentati in materia di sostenibilità ambientale, sociale e economica dove l’azienda si è classificata al primo posto”.
Il secondo premio, invece, intitolato “Compraverde Buygreen e promosso dalla Regione Veneto si distingueva in due categorie. “Quella in cui si è inserita Nemea, grazie al supporto della nostra associazione è quella del miglior prodotto disponibile. La particolarità di questo premio era la possibilità di suddividere i partecipanti in base alla dimensione della loro impresa e questo ha permesso a Nemea di poter partecipare al pari delle grandi imprese e delle multinazionali”.
Il servizio offerto da Confartigianato Asolo Montebelluna all’azienda Nemea si è strutturato in diverse fasi che hanno portato ad evidenziare le peculiarità e le innovazioni messe in atto dall’azienda in questo loro percorso verso la sostenibilità, dalla fase iniziale di analisi fino alla stesura e all’invio del progetto per partecipare a questi concorsi.
“Ad oggi le nostre storiche calzature Löwenweiss sono anche sostenibili – spiega Luigi – uno dei punti di forza è proprio quello di aver introdotto l’utilizzo di feltro di lana riciclato che altrimenti andrebbe incenerito. Questo materiale rientra pienamente nel concetto di economia circolare: il feltro che utilizziamo può essere, infatti, nuovamente riciclato per produrre nuove calzature e indumenti in lana”.
Oltre al prodotto l’azienda si è focalizzata anche nel packaging delle loro pantofole ovvero il packaging: “utilizziamo carta riciclata e cartoncino certificato Fsc (ovvero prodotto con materiale proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici) – continua Luigi – e questo ci permette di eliminare totalmente l’utilizzo di materiale plastico”.
“In questi anni – prosegue – il focus di Nemea è passato dal prodotto alla creazione di valore lungo tutta la filiera: l’80% del nostro impatto ambientale viene stabilito durante la progettazione. Questo significa anche scegliere accuratamente i nostri fornitori, designers e produttori per creare un prodotto quanto più sostenibile e ad impatto zero”.
“Abbiamo avuto un riscontro positivo in entrambi questi premi – conclude Martina Baseggio – aiutando l’impresa ad avere importanti riconoscimenti per il proprio impegno. Questo lavoro ha permesso all’azienda di avere una maggiore consapevolezza del percorso che sta compiendo e ha permesso alla nostra associazione di far capire alle imprese del nostro territorio l’importanza di investire sulla sostenibilità”.
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it