In vista del prossimo incontro del 19 febbraio, convocato dai prefetti di Treviso e Belluno, di tutti i soggetti istituzionali coinvolti nel progetto del bacino di laminazione previsto in località Grave di Ciano, nel Comune di Crocetta del Montello, l’assessore regionale all’ambiente Gianpaolo Bottacin torna a sollecitare (come aveva già fatto il 23 gennaio scorso) una risposta chiarificatrice del ministro per l’ambiente, Sergio Costa, sulle intenzioni del suo dicastero sul piano stralcio per la sicurezza del fiume Piave.
Con una nuova lettera, inviata ieri al ministero, Bottacin invita il responsabile delle politiche nazionali per la tutela del territorio a pronunciarsi sugli interventi da realizzare lungo il bacino del Piave, e in maniera specifica rispetto all’intervento delle ‘Grave di Ciano’: un intervento al quale – ricorda l’assessore regionale – è affidata la sicurezza idraulica e idrogeologica delle popolazioni rivierasche del basso e medio corso del fiume.
Nella lettera del 23 gennaio scorso Bottacin aveva scritto al ministro: “Considerato che la Regione non può entrare nel merito della pianificazione operata dall’autorità di distretto e dal Governo, ma ritenendo che sia necessario procedere celermente con la messa in sicurezza del territorio, anche alla luce delle perplessità rilevate da importanti esponenti politici facenti parte di partiti che sono al governo del Paese, si vuole capire se il Governo in merito agli interventi da realizzare lungo il bacino del Piave e rispetto all’intervento delle “Grave di Ciano”, abbia deciso di abbandonare il progetto. Se ci sono altre ipotesi alternative, essendo in capo al Governo ogni decisione in merito, chiedo che vi vengano esposte quanto prima. Ciò che interessa è mettere in sicurezza il fiume e le popolazioni rivierasche”.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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