L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Adalberto Bordin ha accolto la proposta di emendamento al bilancio di previsione del Comune di Montebelluna fatta dai “Democratici per Montebelluna” e da “Insieme per Montebelluna”.
Le minoranze hanno chiesto di destinare 30 mila euro a progetti sul contrasto alla violenza sulle donne.
“Nello specifico – sottolineano i gruppi Democratici per Montebelluna e Insieme per Montebelluna – abbiamo richiesto di creare un capitolo ad hoc. Questa proposta verrà discussa durante il consiglio comunale di oggi giovedì 28 dicembre. Anche i femminicidi di Giulia Cecchettin e Vanessa Ballan dimostrano quanto sia importante il contrasto alla violenza di genere. Questi casi sono gli ultimi di una lunga serie: anche Montebelluna in passato era stata segnata dall’uccisione di Denise Morello“.
“In questi giorni – continuano – abbiamo incontrato alcune realtà del montebellunese impegnate in questo settore per confrontarci sulla situazione del nostro territorio. Per decidere come utilizzare i 30 mila euro proponiamo di organizzare, come consiglio comunale, un tavolo con gli attori impegnati nel contrasto alla violenza sulle donne per ascoltarli, conoscere i progetti già esistenti e dopo valutare con cognizione di causa come utilizzare questa somma”.
“Sappiamo che su questo argomento – concludono – c’è una sensibilità trasversale tra le consigliere e i consiglieri e auspichiamo che l’emendamento possa essere accolto. Crediamo che questa proposta possa essere l’occasione per proseguire la collaborazione su questo importante argomento”.
Il sindaco Bordin ha confermato che l’amministrazione montebellunese e il gruppo di maggioranza intendono accogliere favorevolmente la proposta delle minoranze.
“Un tema purtroppo sempre attuale – commenta il primo cittadino di Montebelluna -, come dimostrano anche i recenti fatti di cronaca avvenuti nel territorio e che dimostrano come, nonostante tanto si faccia per sensibilizzare, esistano ancora troppo situazioni in cui prevalgono atteggiamenti e comportanti di prevaricazione, sopruso e violenza verbale, fisica e psicologica da parte di uomini nei confronti delle donne”.
“Questo non significa – aggiunge – che il Comune di Montebelluna non sia già attivo su questo tema, sia a livello comunale che intercomunale, attraverso il Tavolo Rosa. Dal 2015 il Tavolo intercomunale per le pari opportunità – che comprende attualmente oltre al Comune di Montebelluna, i Comuni di Giavera del Montello, Nervesa della Battaglia, Trevignano, Valdobbiadene e Volpago del Montello – opera nel territorio proprio per promuovere una cultura di pari opportunità e di rispetto delle differenze di genere”.
Bordin ha ricordato che dal 2021 i Comuni hanno stipulato e sottoscritto una convenzione per organizzare attività condivise territorialmente (ricerca, progettazione, formazione, realizzazione, valutazione), riconoscendo al Comune di Montebelluna la funzione di capofila.
“Tra il 2022 e il 2023 – continua – è stato promosso un percorso formativo di sensibilizzazione alle pari opportunità, con un’attenzione particolare agli stereotipi di genere attraverso l’analisi del linguaggio, per osservare in che modo viene costruito e riflettere sugli effetti e le possibilità di agire su di esso. Il percorso è rivolto a dipendenti e amministratori dei sei Comuni del Tavolo Rosa (2022) e agli alunni della scuola secondaria di primo grado nel 2023″.
“A questo – prosegue – si aggiunge il supporto e la collaborazione con lo sportello ‘Cambiamento maschile‘, rivolto agli uomini maltrattanti così come il supporto anche economico, se necessario, nei casi in cui le donne vittime di violenza siano costrette a trovare rifugio in strutture protette. Molte sono poi le iniziative promosse in occasione della Giornata dell’8 marzo e della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e non solo, rivolte sia ad un pubblico adulto che ai minori e ragazzi che frequentano il territorio”.
“Eventi culturali – conclude -, l’iniziativa ‘Neanche con un dito‘, flash mob, spettacoli teatrali, iniziative simboliche messe a punto per far riflettere e favorire quella cultura del rispetto che sta alla base della non violenza, oltre ai laboratori di educazione all’affettività rivolti ai ragazzi delle medie. Questo per dire che il lavoro e l’impegno che l’amministrazione, attraverso i vari Servizi, sta portando avanti è costante ma, consapevoli di quanto sia fondamentale intervenire sulla prevenzione e la sensibilizzazione, ben venga la proposta della minoranza”.
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