È Omar Halmi il clochard morto in un incendio ieri sera a Montebelluna: una vita da mendicante per scelta

Vigili del fuoco e carabinieri di Montebelluna al lavoro oggi nella palazzina dell’ex pizzeria “Allo Stadio” di Montebelluna, dove ieri sera, mercoledì 27 gennaio 2021, è morto Omar Halmi, 61 anni, a seguito del rogo divampato all’interno dei locali.

Gli inquirenti stanno cercando indizi che portino a ricostruire le circostanze e le cause dell’incendio a seguito del quale ha perso la vita il cittadino di origini marocchine residente a Montebelluna.

All’interno hanno rinvenuto cartoni, coperte e spazzatura che farebbero presumere che Halmi non fosse l’unico a cercare riparo durante la notte all’interno dei locali della palazzina abbandonata da una trentina d’anni e che ora è stata posta sotto sequestro dall’autorità giudiziaria.

Omar Halmi, che alcuni soprannominavano “moneta moneta” per il suo caratteristico modo di chiedere l’elemosina, era un senzatetto per scelta. Come viene sottolineato dal Comune, l’uomo aveva infatti regolare residenza in città presso familiari.

“Esprimo il mio cordoglio – commenta il sindaco Elzo Severin – e a nome di tutta l’amministrazione alla famiglia del signor Halmi, deceduto in circostanze da verificare nella serata di ieri. Era una persona molto nota in città dove era arrivato diversi anni fa assieme a qualche familiare che tuttora risiede in città. Si fa presente che diversi sono stati i tentativi negli anni da parte dei Servizi sociali di offrire un sostegno all’uomo. Proposte che, purtroppo, sono sempre state rifiutate”.

Omar Halmi, personaggio piuttosto controverso, si trovava in Italia da almeno 25 anni, in precedenza aveva risieduto a Fanzolo presso familiari. Per una decina d’anni ha frequentato Castelfranco Veneto, per poi forzatamente spostarsi a Montebelluna.

Era conosciuto da tutti, lo si incontrava spesso sia in prossimità della stazione ferroviaria che nel centro storico. Contrastanti i commenti sui social alla notizia della sua morte e, in particolar modo, a prescindere da tutto, che sia necessario fare in modo che si debba fare di tutto per evitare che un essere umano possa fare una fine simile.