Mercoledì 31 marzo si terrà una giornata di studi online interamente dedicata all’archeologia del territorio di Montebelluna tra studio, tutela e valorizzazione, organizzata dal Museo Civico di Montebelluna insieme alla competente Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio.
L’iniziativa è parte integrante della mostra “Sapiens. Da cacciatore a cyborg”, allestita nello stesso Museo montebellunese dopo un’impegnativa campagna di studi sulle nuove scoperte archeologiche del territorio e la revisione dei numerosi reperti conservati nei depositi.
Dalla Preistoria all’Età romana, la giornata di studi consentirà di scoprire la più antica storia di Montebelluna, un territorio ricco di memoria e di storie da raccontare, grazie a un lavoro paziente di anni di tutela, studio e ricerca, supportato dalle competenze degli studiosi e dei diversi Atenei coinvolti come partner scientifici, quali le Università di Padova, Venezia, Ferrara e Verona.
“Una giornata ricca di storia, si può proprio dire così – commenta l’assessore alla Cultura, Debora Varaschin -. Per una città che comunemente viene identificata come priva di storia, ritengo significativa una giornata come questa, dove emerge una realtà ben diversa, e cioè di un ricco di storia e, di conseguenza, di reperti. Un ringraziamento va a tutti coloro che si sono resi disponibili per gli interventi, ed in particolare il Soprintendente Abap-Ve-Met, Fabrizio Magani, che ha voluto essere prendere parte a questo appuntamento che, mi auguro, sarà solo il primo di molti altri che andremo a fare nel futuro”.
Si parte alle 10.15 con i saluti istituzionali e l’intervento di Fabrizio Magani, soprintendente ABAP-Ve-Met. Dalle 10.30 alle 12.30 si terrà la sessione dedicata alla pre-protostoria, con Emanuela Gilli (Museo di Storia Naturale e Archeologia di Montebelluna), Benedetta Prosdocimi (Soprintendenza Abap-Ve-Met), Giorgio Vaccari (Museo di Storia Naturale e Archeologia di Montebelluna), Nicolò Scialpi (Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento di Studi Umanistici), Marco Peresani (Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento di Studi Umanistici).
In questa sessione si parlerà anche dell’attività artigianale dell’Età del ferro che si teneva al Mercato Vecchio di Montebelluna, con gli archeologi Veronica Groppo e Gaspare De Angeli e la partecipazione di Paolo Reggiani (Paleostudy). Dello studio della tomba 410 dell’Età del ferro ritrovata nella necropoli di Montebelluna-Posmon parlerà Benedetta Prosdocimi e l’antropologa Nicoletta Onisto.
Nella sessione del pomeriggio, dalle 16.30 alle 18.30, sarà trattata l’Età romana a Montebelluna e del caso delle spade celtiche trovate nelle tombe romane della necropoli di Posmon. Ne parlerà l’archeologo Pier Giorgio Sovernigo.
Sarà invece l’archeologa Claudia Casagrande ad analizzare lo studio della tomba 304 sempre della necropoli di Posmon, insieme a Giovannella Cresci Marrone e Anna Marinetti del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Ca’ Foscari Venezia, l’antropologa Nicoletta Onisto e Michele Asolati (Università degli Studi di Padova-Dipartimento di Beni Culturali).
La fucina romana rinvenuta negli scavi di Montebelluna è stata ricostruita in modo virtuale. Sarà illustrata da Maria Stella Busana (Università degli Studi di Padova-Dipartimento di Beni Culturali), Denis Francisci (Università degli Studi di Padova-Dipartimento di Beni Culturali) ed Emanuel Demetrescu, dell’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale-Cnr.
Infine, saranno rivelati i nuovi dati sul centro romano del sito archeologico del fondo Amistani a Mercato Vecchio, da Attilio Mastrocinque (Università degli Studi di Verona-Dipartimento Culture e Civiltà), dall’archeologo Luca Arioli e da Alfredo Buonopane dell’Università degli Studi di Verona-Dipartimento Culture e Civiltà.
Il webinar online sarà effettuato tramite la piattaforma Zoom. Per iscrizioni è possibile scrivere a info@museomontebelluna.it oppure chiamare lo 0423.300465
(Foto e video: archivio Qdpnews.it).
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