Si sarebbe avvicinato all’abitazione del pensionato e una volta conquistata la sua fiducia lo avrebbe colpito alla testa con un tubo e minacciato di morte con una roncola. Non contento lo avrebbe anche incappucciato e – per avere del tempo per compiere la rapina – legato a una scaffalatura. Il pensionato sarebbe stato costretto a dire dove teneva il portafoglio da cui sono stati rubati 900 euro in contanti.
La violenta rapina risale al dicembre del 2022 in una casa isolata tra Pederobba e Onigo. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia di Montebelluna, in seguito a un’articolata indagine, hanno arrestato un cinquantasettenne trentino gravato già da molti altri precedenti penali.
In supporto alle indagini sono intervenuti anche i Ris di Parma per analizzare alcuni elementi che i colleghi trevigiani hanno individuato sul luogo dell’aggressione e inviato al Reparto investigazioni scientifiche.
Elementi fondamentali, secondo gli inquirenti, sono stati un mozzicone di sigaretta gettato a terra e un bicchiere usato dal rapinatore per dissetarsi. Il cinquantasettenne è stato però anche incastrato dalla cellula telefonica che lo colloca nel luogo della rapina il giorno e l’ora in cui questa è avvenuta.
Soddisfatto l’anziano da quanto fatto dai Militari dell’Arma che sono riusciti a risalire al rapinatore. Molto utile anche la dettagliata descrizione dell’aggressore che il settantacinquenne aveva fornito ai Carabinieri.
Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Treviso ha emesso nei giorni scorsi un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere a carico del presunto rapinatore, che si trova già nel carcere di Trento per altri reati.
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