È tornata la neve nelle vette delle Prealpi trevigiane e le montagne questa mattina, domenica, si sono risvegliate imbiancate.
Tra queste anche il famoso “Ippopotamo del Monte Cesen”, che è diventato curiosamente anche un’attrazione su Google Maps.
L’ippopotamo è un’enorme figura formata da abeti e faggi lungo i prati del monte ed è facilmente visibile dalla pianura.
Questo particolare bosco pare che prenda le sembianze dell’animale africano: un’area boschiva immersa nei pascoli dove gli alberi sembra siano stati piantati apposta per creare questa forma. Un “disegno naturale” che riproduce quattro zampe e una grande testa che ricorda proprio quella di un ippopotamo.
Il bosco è formato principalmente da faggi, mentre il corpo è composto da abeti.
L’origine del particolare bosco, e se la sua forma sia voluta o meno, rimane comunque incerta. C’è chi dice che la sagoma sia del tutto casuale e che si tratti di un rimboscamento fatto in tre fasi dagli anni 1920 al 1980.
C’è anche chi però afferma che la figura sia voluta e che rappresenti un bisonte lasciato dagli Austriaci, animale che ha contribuito all’espansione dell’impero austro-ungarico in Europa fornendo ai soldati latte, carne e pellicce.
Secondo altri, quello che oggi si vede non è altro che un’ala che doveva comporre l’aquila simbolo del fascismo che con la sua grandezza, essendo appunto visibile fino a Venezia, doveva testimoniare la potenza del regime. A causa della caduta di quest’ultimo, l’opera sarebbe stata interrotta.
Negli anni ognuno ha dato la propria interpretazione, che è anche il motivo per cui questo particolare luogo naturale desta ancora curiosità.
Ora l’Ippopotamo, grazie alla sua presenza su Google Maps, attirerà sempre più curiosi ed escursionisti che vorranno addentrarvisi.
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata – Google Maps).
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