Miane oggi, domenica 3 novembre, ha anticipato le celebrazioni della Festa dell’Unità Nazionale, che si svolgeranno ufficialmente domani davanti al monumento principale di via Matteotti insieme agli studenti e ai docenti delle scuole primaria e secondaria di I grado.
Oggi, però, si è donato un omaggio a ciascuno dei monumenti delle frazioni dopo la Santa messa celebrata da don Maurizio Dassie a Combai. Il momento simbolico più sentito è stata l’inaugurazione dei lavori conclusivi di abbellimento del sepolcreto militare in cimitero a Miane.
Un prezioso lavoro di “rinascita” di un luogo molto importante per la comunità (che era condannato da tempo all’incuria e che rischiava di scomparire), il quale è stato possibile grazie all’impegno di tutte le Associazioni d’Arma comunali, particolarmente ligie al rispetto delle leggi nazionali in ambito militare e all’onorare i Caduti.
La prima parte dei lavori era stata inaugurata nel 2017 per il centenario della Grande Guerra, riportando all’antico splendore le lapidi e i nomi di 23 soldati mianesi morti lontano da casa principalmente durante la Prima guerra mondiale, due durante la Seconda e una serie di ignoti “sconosciuti agli uomini ma conosciuti a Dio”.
Oggi, alla presenza di tutte le Associazioni d’Arma comunali, il sindaco Moreno Guizzo con il vicesindaco Gloria Recchia e il sindaco dei ragazzi Giulia Bortolini hanno dato il giusto rilievo al completamento dei lavori, che ha permesso di realizzare un nuovo marciapiedi in sassi del Piave, che contorna le sepolture, e un nuovo ossario, il quale potrà ospitare i resti mortali dei caduti mianesi ora custoditi nelle tombe di famiglia.
“Prossimamente – comunicano le Associazioni d’Arma mianesi -, dopo oculata ricerca, i parenti più stretti verranno informati della possibilità di traslare i resti in questo luogo per rimanere ricordati dalle future generazioni”.
Un lavoro molto prezioso e particolarmente gradito, infatti negli ultimi anni il sepolcreto è sempre adornato da tanti fiori portati dai parenti e non solo, tanto che quest’area, proprio all’ingresso del cimitero, è davvero rinata, cancellando per sempre la non rara eventualità che questa parte di storia mianese potesse essere dimenticata.
(Autore: Luca Nardi)
(Foto: Luca Nardi)
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