L’addio ad Azzurra Marotta: “Sali nei colori del Cielo”

L’ultimo saluto di Maser ad Azzurra

Al funerale di Azzurra Marotta, la quattordicenne di Coste di Maser mancata lo scorso giovedì, c’erano tanti suoi coetanei: con gli sguardi tristi, gli occhi lucidi, ma attenti all’omelia, sembravano essere consapevoli di quanto la fatalità della vita possa generare dolore, all’improvviso, in una comunità come quella di Coste.

Raccolti attorno alla chiesa assieme a centinaia di cittadini, hanno seguito l’ascesa della bara bianca di Azzurra all’altare, accompagnata dalla famiglia, dai genitori, dal fratello e dai tanti parenti che le volevano bene. È forse proprio a quei giovani che Azzurra lascia il suo ricordo più importante: la sua speranza e la sua allegria anche in un contesto così difficile e costellato di dolore. Un coraggio che trasmetteva a suo modo anche ai genitori, che avevano dovuto affrontare anche quell’ultimo recente verdetto, che annullava tutte le speranze e faceva spazio a un vuoto incolmabile.

Durante la cerimonia la chiesa era particolarmente gremita dentro e fuori: la Polizia locale e la Protezione civile ha collocato le auto anche negli spazi verdi sotto all’asilo e al campo sportivo. Erano presenti rappresentanti dell’amministrazione comunale e tanti cittadini di Maser di ogni età.

Durante l’omelia è stato ricordato che Azzurra, battezzata nel 2009 in quella stessa chiesa di Coste dallo stesso sacerdote che oggi ha celebrato l’omelia, aveva nove anni quando scoprì assieme ai suoi genitori quel un male incurabile e recidivo. Lottò per cinque anni con lui, assieme ai suoi genitori, sottoponendosi a una serie infinita di chemioterapie.

“E allora viene da chiedersi Perché? – è stato ripetuto più volte, con un invito alla preghiera – Perché? È la domanda che si sono chiesti i suoi genitori: ma più che tentare di dare risposte umane, la cosa migliore da fare in questo momento è stringersi come comunità alla famiglia e ricordare l’esempio di generosità e spensieratezza che Azzurra ci ha dato”.

“Per il papà Luca e la mamma Chiara vederla soffrire è stata una pugnalata continua. Ma Azzurra ha affrontato con coraggio e forza questi anni, senza rinunciare agli studi, ai suoi piccoli e grandi sogni, all’interesse per gli animali, alle sue amicizie, alla sua famiglia. La vita di Azzurra è stata breve, mai inutile: ha lasciato ai genitori, al fratello a tutti noi dei grandi insegnamenti, come la voglia di vivere. Non da ultimo, Azzurra ha donato le cornee affinché ci possa essere qualcuno che possa vedere la vita come la vedeva lei”.

“Certo, non vedremo più Azzurra giocare tra i suoi amici, ma non è sparita nel nulla: perché azzurro è il colore del cielo e in cielo c’è vita, c’è luce”. 

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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