Festa per i 101 anni di Emilio Bottin, memoria storica degli orrori della guerra e “pioniere” della calzatura sportiva

Un simbolo vivente di tutti coloro che hanno rischiato la vita in guerra per la Patria. Grande festa sabato scorso a Maser per i 101 anni di Emilio Bottin (nato l’11 gennaio 1924), da ben 46 presidente della sezione locale dell’Associazione nazionale Combattenti e Reduci (Ancr).

Per celebrare degnamente questa importante ricorrenza, oltre ai suoi quattro figli, i nipoti e i parenti, anche la sindaca Claudia Benedos e l’assessore al Sociale, Daniele De Zen, hanno fatto visita al festeggiato nella sua abitazione, dove vive ancora da solo (in autonomia) accompagnato da una salute “di ferro”.

“Emilio Bottin è l’unica memoria vivente della Seconda guerra mondiale, lo è anche per le origini del fenomeno della calzatura sportiva, così importante nello sviluppo socio-economico della comunità maserina – le parole della prima cittadina che, insieme all’assessore De Zen, ha portato gli auguri di tutto il paese – Un vero esempio di coraggio, forza e intraprendenza per tutta la comunità”.

Dopo aver concluso la quarta elementare ed aver lavorato nel settore agricolo e poi in quello calzaturiero, il 12 maggio 1943 Bottin fu chiamato a far parte dell’Esercito Italiano. Fu fatto prigioniero, portato di Germania e internato in due lager, dove visse in condizioni terribili: due anni di inferno in cui patì la fame, la sete e tanto tanto freddo rischiando più volte anche la vita, tanto da fargli desiderare (a lui e agli altri prigionieri) che una bomba cadesse su di loro e ponesse fine alle sofferenze. Ma la sua incredibile forza lo aiutò a riprendere in mano la sua vita quando, il 18 agosto 1945 poté tornare a casa.

Terminò la quinta elementare ed iniziò a lavorare nel calzaturiero, settore in cui era particolarmente dotato, tanto che diventò presto operaio altamente specializzato e, successivamente, gli fu affidato il ruolo di responsabile della produzione di diverse aziende leader del settore. Tanto era dotato che progettò una pinza pneumatica particolare che semplificò le procedure operative, invenzione per cui ottenne il brevetto.

In pensione dal 1984 è stato premiato con vari riconoscimenti per la partecipazione alla guerra. Dal 1994 è Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, oltre ad aver ottenuto la medaglia d’Oro per le donazioni Avis.

(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto: Comune di Maser)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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