Creare prodotti innovativi e proporre modi diversi di bere è la mission di Sandro Bottega, titolare dell’omonima azienda di Bibano di Godega, per cui interpretare (e talvolta anticipare) l’evoluzione rapidissima dei gusti del consumatore diventa la chiave per distinguersi.
“In che direzione stiamo andando? – non ha dubbi Sandro Bottega – Il trend porta verso il low alcool o il no alcool dove l’alcool è azzerato e il protagonista assoluto diventa il gusto. Il primo grande filone da seguire è rappresentato dai cocktail: gli spirits sono troppo forti e in cocktail si riesce a diluirne l’aggressività rendendoli più apprezzabili e facili da bere”.
“Il secondo aspetto sta nella personalizzazione del prodotto – prosegue il titolare di Bottega – ognuno vuole avere una ‘sua’ bevanda, infatti a farla da padrone non sono più i dieci grandi cocktail del mondo, di cui il Negroni è uno dei simboli, il consumatore oggi cerca qualcosa di diverso: la personalità dell’individuo diviene fondamentale anche nel modo di consumare”.
Il nuovo dry gin per cocktail inediti
Dopo il Gin Bacûr di recente Bottega ha lanciato sul mercato il nuovo Green Gin – The Wild, un dry gin dal bouquet complesso realizzato con l’impiego di numerose botaniche e acqua delle Alpi. “L’alchimista” dietro al nuovo distillato è il liquorista Fabrizio Dorigo, nonché responsabile Ricerca e Sviluppo di Bottega.
“Dopo il Gin Bacûr, il primo prodotto da Bottega, con Green Gin – The Wild abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti – spiega Dorigo – Il risultato è un gin creato impiegando solo botanici italiani dalla forte componente aromatica. Oltre al limone e alla salvia (presenti nel Gin Bacûr) abbiamo aggiunto altri otto botanici per dare al prodotto delle sfaccettature fresche, ma anche balsamiche e speziate riconducibili al concetto di ‘verde’ come inteso in enologia”.
“Il modo migliore per gustare il Green Gin? Naturalmente un gin tonic – prosegue Dorigo – Abbinato ad una tonica mediterranea, molto leggera, si ottiene l’effetto che cercavamo, ovvero l’esaltazione di un gin complesso e molto sapido che aiuta molto la salivazione e dà freschezza”.
Ma non solo: Green Gin – The Wild diventa l’ingrediente principale di un Negroni inedito. “Oltre al classico gin tonic abbiamo cercato una declinazione più complessa del prodotto creando un Negroni con vermuth rosso Bottega e un amaro alle erbe alpine, sempre di nostra produzione, in sostituzione del bitter. Il risultato è un cocktail leggermente meno amaro del Negroni che tutti conosciamo, e particolarmente piacevole a livello gustativo”.
Non solo Prosecco, dunque, Bottega amplia l’offerta di prodotti puntando sui distillati di qualità, in primis il gin che, sottolinea anche il titolare Sandro Bottega, ha radici italiane (le prime ricette di distillati a base di ginepro vennero codificate dalla Scuola Medica Salernitana).
Sandro Bottega: “Possiamo crescere ancora del 50%”
Lo scorso anno Bottega ha chiuso con un fatturato record di 86 milioni di euro, in crescita del 30% rispetto al 2021 trainato dall’export (l’azienda esporta Prosecco in 150 Paesi) e dalla ripresa economica post-Covid.
“Quest’anno le previsioni rimangono positive – commenta il titolare – : prevediamo di chiudere con una crescita dell’8-9% che vede come unico limite la nostra capacità produttiva che è inferiore alla domanda. Guardando da qui a dieci anni l’azienda ha tutto il potenziale per crescere di ulteriore 50% ma la corsa alla crescita smisurata non è il nostro obiettivo, come non lo è quello di investire in altre aziende o creare un polo finanziario. Ciò a cui ambiamo è il mantenimento dei nostri standard di qualità come prerogativa essenziale per assicurarsi un successo durevole, di lungo periodo. Sulla qualità si basa il marchio che è una garanzia per il nostro consumatore: vogliamo continuare ad essere degli artigiani, come siamo sempre stati e come saremo per sempre”.
Il Natale è alle porte: “Sarà l’anno del boom degli spumanti“
Guardando al breve periodo, con il Natale alle porte, secondo le previsioni del patron di Bottega SpA per queste festività si attende il “boom degli spumanti”, un trend positivo che proseguirà anche nel 2024 sul quale, secondo Sandro Bottega, incidono anche le scelte politiche del governo.
“La politica del governo di valorizzare il Made in Italy sta dando i suoi frutti e di Made in Italy se ne parla molto di più: intendiamoci, c’è ancora molta strada da fare, ma la via è sicuramente quella giusta. Inoltre, dopo tanti anni di esterofilia, finalmente un anno in cui si vede un boom dei nostri spumanti anche in Italia: non solo champagne, a cui nulla si toglie, ma nemmeno si guarda dal basso verso l’alto e infatti le vendite dei nostri spumanti premium volano del +70% nel mercato nazionale, enoteche, ristoranti e mondo della notte”.
“Dopo aver lanciato a Londra il primo Prosecco vintage, con l’annata 2013 e le nostre verticali del prosecco già sperimentate con almeno 100 giornalisti, master of wine e sommelier professionisti già da 5 anni tra la stampa del mondo, vediamo che i riconoscimenti del Bottega Gold stanno arrivando anche qui in Italia, Paese che da sempre guarda alla Francia con la giusta ammirazione, ma dove rinomate case di metodo classico (e adesso anche il prosecco vintage) si sono ricavate un bel segmento del bere di lusso. Tutto esaurito quindi anche a causa delle vendemmie degli ultimi anni che non sono state mai abbondanti, oltre alla difficoltà dei mesi scorsi di reperire manodopera. Se quindi la bolla delle bollicine del 2022 è rientrata, adesso è il momento dei consumi italiani, con un brindisi al futuro del nostro Paese che molto dovrà ancora fare per proteggere le proprie denominazioni d’origine nel mondo”, conclude Sandro Bottega.
(Autore: Rossana Santolin).
(Foto e video: a cura di Simone Masetto ed Arianna Ceschin)
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