Si è spento in seguito a un arresto cardio-circolatorio Guerrino Zanatta, meglio conosciuto come Rino Barul. Era il più anziano nativo di Giavera del Montello ancora in vita.
Rino era stato il gestore del primo distributore di benzina di Giavera del Montello, la BP di via Schiavonesca, lo aveva aperto agli inizi degli anni ’60 e lo ha tenuto poi con la figlia fino alla fine degli anni Novanta, per poi andare in pensione.
Neppure la famiglia conosce l’etimologia del soprannome Barul che risale addirittura agli inizi dell’800, ma era entrato talmente nell’immaginario collettivo che il distributore veniva chiamato Barul Petrolio, parafrasando l’acronimo della British Petroleum.
Aveva iniziato facendo il contadino, poi alcuni lavori e quindi diversi anni in Belgio, lavorando in una miniera non lontana da Marcinelle, tristemente famosa per la strage di minatori.
“Mio padre mi raccontava – dice il figlio Giampaolo – che scendeva fino a due chilometri sottoterra e quando scendeva non era affatto sicuro di tornare in superficie. Ha perso diversi amici in quella miniera, malati di silicosi. È stato veramente un buon padre di famiglia”.
Eppure lui aveva una tempra durissima, è sopravvissuto anche alla guerra e a diverse epidemie, compresa il Covid. È sopravvissuto soprattutto anche alla dolorosa perdita del primo figlio, Elzio, morto travolto da una macchina nel 1966 quando si trovava sul ciglio della strada, ad appena 11 anni. Nel 1996 è mancata la nuora Mara, a soli 38 anni. Poi l’amatissima moglie Lidia, nel 2017, e infine della figlia Elzia, nel settembre del 2019, scomparsa per una malattia.
Un arresto cardiaco lo ha stroncato ieri, domenica 6 febbraio: aveva compiuto 98 anni l’agosto scorso e prima di avere uno scompenso cardiaco nel maggio scorso era stato sempre benissimo, tanto che fino all’età di 95 anni riusciva a mangiarsi anche sette ostriche, di cui era ghiottissimo. Un buongustaio e un bravo cuoco, tanto che in casa spesso preparava lui da mangiare.
A novembre dello scorso anno era stato dimesso dall’ospedale dove era stato ricoverato a ottobre e le sue condizioni sembravano essere migliorate. Amorevoli sono state le cure di Daniela, colei che lo ha accudito negli ultimi mesi della sua vita, ma ieri mattina il suo cuore non ha retto.
Rino Barul era anche un amante della caccia e della pesca, in tanti ricordano le cene tra cacciatori che organizzavano. Era stato insignito anche del titolo di cavaliere della Repubblica, in quanto era stato il fondatore e fiduciario dell’Associazione mutilati e invalidi di guerra di Montebelluna.
Era stato anche nel Motoclub Montello, negli anni in cui nella pista si organizzavano campionati mondiali di ciclocross e speedway. Tiepido tifoso del Milan, spesso seguiva la locale squadra di calcio del Giavera. Sono stati tantissimi i messaggi di cordoglio fatti avere alla famiglia su Facebook, ricevendo tantissimo affetto.
Rino Barul lascia il figlio Giampaolo con Sara e Simone e Alberto, il genero Paolo con Giacomo e Paola, il fratello e le sorelle.
Questa sera, lunedì 7 febbraio, sarà recitato il santo Rosario alle 19.30 nella cripta del Tempio Regina Pacis. Il funerale si terrà invece domani martedì 8 febbraio alle ore 15, nella Chiesa Storica di Giavera del Montello.
(Foto: Giampaolo Zanatta).
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