Cessa l’attività della Mensarodari. Le opposizioni: “Rinunciamo ad un pezzo di storia”

A Giavera cessa l’attività della Mensarodari

Grande il dispiacere a Giavera del Montello per la decisione della chiusura dell’attività della “Mensarodari“.

L’associazione Gianni Rodari” è nata nel 1985 su iniziativa congiunta di genitori, insegnanti, dirigenti scolastici e Comune di Giavera in risposta all’esigenza di migliorare un servizio di refezione scolastica.

L’associazione è cresciuta nel tempo: nel 1999 ha coinvolto anche i genitori dei bambini e ragazzi del Comuni di Arcade e nel 2008 quelli di Povegliano.

“È con immenso dispiacere – commentano i gruppi di minoranza in Comune, Lega/Mazzochel sindacoGiavera Punto a Capo – che apprendiamo la decisione di chiusura dell’attività dell’Associazione Mensa Rodari. A partire dal Covid, si sono verificate delle complicazioni nella gestione fino alla decisione di questi giorni. Proprio nell’ultimo consiglio comunale ci siamo opposti alla decisione dell’attuale amministrazione di Giavera del Montello di non rinnovare l’ulteriore contributo di circa 30 mila euro all’associazione stessa, con la conseguenza di dover aumentare il costo dei buoni pasto a carico delle famiglie”.

“‘Basta rinunciare ad una pizza’ – ci è stato risposto -. Ora, invece, dobbiamo rinunciare ad un pezzo di storia, come è successo per la scuola di Santi Angeli e per il trasporto scolastico. Vogliamo esprimere tutta la nostra gratitudine e la massima solidarietà ai genitori che, fino a questo momento, hanno svolto un eccellente lavoro di attenzione, di qualità e di progettazione, augurandoci che si possa rinnovare la collaborazione in futuro”.

Il sindaco di Giavera del Montello, Maurizio Cavallin, ha voluto precisare alcuni aspetti della questione.

L’amministrazione comunale di Giavera del Montello – spiega il primo cittadino – non c’entra con questa decisione. Venerdì mi sono confrontato con la presidente della mensa, che mi ha parlato di una scelta fatta in previsione del futuro. Purtroppo, considerando gli aumenti dell’ultimo periodo e altre situazioni non imputabili a nessuno, c’erano problemi di gestione e, anche in vista degli scenari futuri (obbligo di andare a bando per questo tipo di servizi), abbiamo preferito non aumentare il contributo di ulteriori 70 centesimi a pasto”.

Considerando gli aumenti delle materie prime, anche questo ulteriore contributo richiesto potrebbe non bastare e l’associazione rischia di non pareggiare il bilancio (in questo caso il Comune si è reso disponibile a venirle incontro).

Ogni anno abbiamo dato 46 mila euro a questa realtà – continua -, come contributo per il pasto e per lo scodellamento. La vera questione è che ci sono problemi di aumenti dei costi e il futuro non è semplice. Il Comune di Povegliano, anch’esso servito dalla nostra mensa, andrà a bando per questo servizio e così hanno fatto i Comuni vicini. Mi dispiace molto che la storia di questa bella realtà, che è nata durante il mio primo mandato anche con il sostegno dell’amministrazione comunale, si chiuda con il mio ultimo mandato”.

“Purtroppo – conclude il sindaco Cavallin -, per queste piccole realtà è difficile essere competitive e restare sul mercato. Rispetto all’aumento del costo dei buoni pasto per le famiglie che usufruiranno del servizio mensa, parliamo di 80 euro in più in un anno. Voglio precisare che abbiamo sempre fatto il possibile per questa associazione: due anni fa, per pareggiare il bilancio, abbiamo stanziato 23 mila euro. Tra due anni, in ogni caso, il nostro Comune dovrà andare a bando per questo servizio”.

Rispetto al tema del trasporto scolastico, Cavallin ha ricordato che il Comune di Giavera si è accollato anche il costo del trasporto degli alunni che andavano nella scuola di Santi Angeli ma provengono da altri Comuni.

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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