Al Comune di Giavera del Montello un “tesoro” da oltre 3 milioni di euro: è questa la cifra donata da Neva Agnoletti, scomparsa lo scorso fine ottobre e che avrebbe compiuto 91 anni il prossimo dicembre.
Nel suo testamento la donna ha chiesto il rispetto di un preciso vincolo: la realizzazione di un intervento di carattere culturale a lei collegato.
La cifra comunque sarà divisa pressoché equamente fra beni mobili e immobili, cui ammonterebbe il patrimonio di Neva Agnoletti, destinato nel testamento della donna totalmente a Giavera.
I suoi beni, fra i quali spicca lo splendido attico dove abitava nella torre di piazza Bacilieri, che potrebbe valere, da solo, circa 500 mila euro, saranno soggetti a una perizia che dovrà passare per il consiglio comunale del Comune montelliano, con gli atti connessi all’accettazione della donazione. I beni in questione diventeranno poi di Giavera.
“Neva Agnoletti, concittadina e protagonista del mondo culturale del nostro Comune e del territorio trevigiano, ha contribuito in modo rilevante e attivo, partecipando alla fondazione dell’Associazione Amici di Comisso, da cui è nato il famoso premio letterario Giovanni Comisso, rilanciato dal 2006 – anno in cui è diventata presidente dell’associazione medesima” commenta il sindaco Andrea Maccari.
“Grazie alla sua continua attenzione per gli aspetti organizzativi – precisa – Neva ha saputo dare risalto alla vita culturale della nostra regione, della nostra provincia, del nostro Montello e di quell’ambiente Veneto amato e raccontato dello stesso Giovanni Comisso, che era stato più volte ospite nella locanda di famiglia a Giavera del Montello. Responsabile farmacista all’ospedale di Montebelluna e prima donna nel consiglio della Cantina Montelliana, Neva è stata dimostrazione di passione anche per la terra e per la vigna, così come amava l’arte, la cultura, la bellezza che ha potuto toccare con mano nei suoi numerosi viaggi”.
“Una vita esemplare che continuerà ad essere riferimento per la comunità di Giavera e ciò anche in virtù della sua volontà testamentaria di donare tutti i suoi averi al Comune – prosegue il primo cittadino -. In qualità di sindaco sarà mio compito eseguire le sue precise volontà a beneficio di tutti i cittadini in modo che la cultura, la formazione e l’arte siano veicolo del suo ricordo e che la sua passione diventi parte di tutti noi”.
“Colgo l’occasione per ringraziare tutti gli amici che le sono stati vicino fino agli ultimi giorni della sua vita, ed in particolar modo Maurizio Cavallin, Roberto Bassan e Paolo Liberali che se ne sono presi cura con dedizione e rispetto, garantendo le sue ultime volontà. In questo momento stiamo procedendo con l’iter istituzionale per garantire la correttezza di ogni formalità a tal fine necessaria” conclude Maccari.
(Autore: Luca Collatuzzo)
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