Gremita la chiesa parrocchiale di Mareno di Piave che a fatica ha contenuto le quasi 200 persone che hanno voluto rendere omaggio a Claudio Berno.
Il cinquantanovenne è morto venerdì mattina mentre, assieme a due amici, stava percorrendo in mountain bike la strada che porta alla cima del monte Tudaio, nel comune di Vigo di Cadore, nel bellunese.
Amici e colleghi, alcuni dei quali hanno portato la bara “a spalla” all’interno della parrocchiale, hanno voluto stringersi al dolore della moglie Sabrina e della figlia Carlotta “era una persona amante della montagna e dello sport” aveva commentato la donna all’indomani della tragedia. Presente al funerale anche il titolare della Uveol, azienda per la quale Claudio lavorava.
“Caro papà te ne sei andato lasciando nei tuoi cari un vuoto incolmabile – ha ricordato la figlia Carlotta – mi mancheranno il tuo sorriso e le tue battute. Sei sempre stato vincente in tutto quello che facevi, mi domandavo come facevi ad essere così. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno portato la loro vicinanza a me e alla mia famiglia, a tutti coloro che hanno portato un fiore”.
“La morte, nel nostro cuore, non spezza i rapporti umani, ma se questi cambiano con la morte, nel signore restano più vivi che mai- ha commentato Don Adriano durante la predica – Dio è amore e noi viviamo dentro a questo, tutto passa ma non l’amore eterno e infinito del signore”.
“Non sappiamo quando la morta arriverà, sopratutto se questa avviene in maniera accidentale – ha proseguito il parroco – facciamoci illuminare dalla parola di Dio, chiediamo al signore che gli conceda una vita di gioia, così come aveva iniziato in questa vita terrena”.
(Autore: Simone Masetto)
(Foto: Simone Masetto)
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