Un valore nutrizionale e culinario inestimabile: l’olio è un alimento fondamentale nelle diete e l’Associazione nazionale “Città dell’olio” lo sa bene. Sabato sera, durante la Mostra del Torchiato alla Cantina Piera Dolza, Fregona è stata ufficialmente dichiarata “Città dell’olio”.
Molti non potrebbero farne a meno per condire o cucinare i piatti di tutti i giorni. L’olio ha una storia che fonda le sue radici migliaia di anni fa con le civiltà greche e romane. Una produzione che ancora oggi rimanda alla tradizione: le olive vengono raccolte a mano e la loro spremitura non ha traccia di additivi e conservanti. Il loro succo è ricco di antiossidanti, vitamine e acidi grassi monoinsaturi.
Il cosiddetto “oro verde” ha quindi un valore nutrizionale importante, che porta benefìci soprattutto alla salute cardiovascolare: il consumo regolare riduce il rischio di malattie cardiache.
Non solo prosecco: nelle colline della Marca trevigiana sono presenti diversi uliveti con una storia, cultura e tradizione da difendere e valorizzare. È proprio per questo motivo che nel 1994 è nata l’Associazione nazionale “Città dell’olio”.
“L’olio è una coltivazione tipica delle nostre zone anche se per molti anni era andata persa – ha dichiarato Andrea Falsarella, assessore comunale alla cultura -. Grazie agli sforzi delle cooperative locali e anche dei cittadini che si sono messi e ripulire le nostre zone, siamo riusciti a ripartire. Grande lavoro, pazienza e amore per il nostro territorio hanno prodotto un olio di buona qualità da valorizzare insieme al buon cibo e alla cura della persona e dei nostri luoghi”.
“Con l’olivo non si guadagna come con il prosecco e la lavorazione è difficile – ha aggiunto il rappresentante dell’associazione ‘Città dell’olio’, Orio Mocellin -.Ci vuole tanta passione che porta a un risultato importante: gli oli che otteniamo hanno carattere e sono salutistici. Noi ci impegniamo anche a fare formazione nelle scuole, abbiamo una particolare attenzione verso le nuove generazioni e sul turismo. Lavorando insieme possiamo dare dignità ai nostri oli e produttori”.
Successivamente è stata consegnata la bandiera ufficiale di “Città dell’olio” al Comune di Fregona e sono intervenuti alcuni rappresentanti della associazioni locali (Tapa Olearia e Reitia) che hanno evidenziato la loro storia, cultura, amore e tradizione e la difficoltà di portare avanti l’olicultura. Non per ultimo, hanno ringraziato l’amministrazione e l’associazione per l’aiuto e l’attenzione che danno ogni giorno al settore e ai loro produttori, offrendo così la possibilità di produrre oli di qualità.
Presenti anche l’assessore al turismo e alla valorizzazione del territorio di Cappella Maggiore Valentina Ricesso e Coldiretti Vittorio Veneto, che ha affermato: “Non tutto è facile nella vita, bisogna dedicarsi a questa nicchia – ha spiegato un rappresentante -. Ci sono tanti turisti che stanno arrivando nel nostro territorio e bisogna presentare a loro queste identità in modo che si ricordino di noi e ritornino”.
Ora Fregona si sta preparando per il tanto atteso Giro d’Italia di ciclismo. Negli scorsi giorni l’assessore al turismo Giovanni Andreetta e la Consulta dello sport hanno collaborato con i volontari, le scuole e le attività di tutto il territorio per garantire la sicurezza e i simboli rosa lungo il percorso interessato dalla Corsa. “Appenderemo biciclette rosa e palloncini lungo le ringhiere – ha spiegato Andreetta -. Coinvolgeremo 62 volontari per gestire la viabilità, garantendo la massima sicurezza per gli atleti. Abbiamo contattato anche le scuole per allestire sugli spazi a loro dedicati dei simboli per l’evento. Inoltre, per una maggior sicurezza e per far in modo che i ragazzi possano godersi la corsa, l’orario d’uscita delle scuole medie è stato posticipato di un’ora”.
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