Durante i festeggiamenti della 149° sagra di Fregona, domenica 16 ottobre, piazza Francesco Cipriani è diventata un museo del ‘900 grazie a “Le Arti per Via” di Bassano del Grappa.
Il gruppo “Le Arti per Via” è nato nel 1984 sulla base di una ricerca storico-filologica di Elide Bellotti Imperatori, ed è uno spettacolo con 42 personaggi (artigiani e venditori di inizio secolo rappresentati da una sessantina di figuranti), con una rigorosa e precisa ricostruzione storica e filologica. La proposta presentata da “Le Arti per Via” è una perfetta ricostruzione d’epoca, un museo che vive in mezzo alla gente e allo stesso tempo che fa rivivere gli anni passati in prima persona al pubblico presente.
Vecchi costumi e attrezzature (alcuni veri pezzi di antiquariato), ricostruiscono – attraverso la memoria degli anziani o delle stampe – i gesti e le grida tipici di alcuni secolari mestieri.
Fioraie, Lattara, Dressare, Rastrellaio, Moleta, Stagnaro, Stramassaro, Venditrice di aglio ed erbe aromatiche, Spazzacamini, Ombrellaro, Gelataio, Torniante, Impajacareghe, Veraro, Lavandare, Panna e Storti, Candolara, Burattinai, Merciaia, Donna al Telaio, Pollamara, Ruota della Fortuna, Lustrascarpe, Zoccolari, Caramellara, Fotografo, Cucaro, Scoatara, Venditrice di fiori di carta, Saldamara, Venditrice di stampe, Venditore di frutta e verdura, Bambini, Strassaro, Fisarmonicista, Tacabanda: tanti gli artisti che hanno fatto rivivere gli anni del ‘900 ai fregonesi.
Una grande sfilata per il centro del paese fino ad arrivare in piazza Francesco Cipriani, la presentazione dei molteplici e accurati personaggi, canti e balli popolari come “Mamma mia dammi cento lire”, “La bella polenta”, “O’ sole mio” fino ad arrivare alla tanto attesa entrata del pubblico nella piazza. Da questo momento in poi, artigiani e venditori si sono messi al lavoro.
“Lo spettacolo è piaciuto molto – afferma Francesca Bertolin, presidente della Pro Loco di Fregona -. Un momento tradizionale della festa di quest’anno che è propedeutica a quella del 2023 per i 150 anni. Questa è una Piazza storica, come si può vedere anche dal campanile che è stato ultimato nei primi del ‘900. Abbiamo voluto quindi ricreare questa piazza come cento anni fa”.
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