Occhio alla truffa: in vendita falsi biglietti di raccolta fondi. Bertazzon (Alpini): “Non c’è nessuna lotteria”

Si sta diffondendo a macchia d’olio la truffa della vendita di biglietti per una raccolta fondi inesistente.

Nel mirino sono finiti anche alcuni negozianti della zona di Pieve di Soligo, Follina e Sernaglia della Battaglia i quali, agendo in buona fede, hanno acquistato dei biglietti da 20 euro ciascuno per aderire a una raccolta fondi di beneficenza, dove venivano menzionati anche gli Alpini del Gruppo di Pieve di Soligo.

Peccato, però, che non esista nessuna lotteria e tanto meno una raccolta fondi e, soprattutto, gli Alpini non abbiano attualmente in campo iniziative di questo tipo. Questa persona mostra delle fantomatiche ricevute, per assicurare la “serietà dell’iniziativa”.

A rimarcarlo con fermezza è Albino Bertazzon, capogruppo degli Alpini di Pieve di Soligo, il quale sta ricevendo diverse segnalazioni sul caso: “Mi ha chiamato anche una signora che lavora in un panificio a Falzè di Piave – la premessa di Bertazzon -. Mi ha raccontato che un signore è entrato in negozio, proponendo di acquistare uno di questi biglietti ‘di beneficenza’, agganciati a una lotteria con estrazione a Follina (totalmente inesistente) e facendo il nostro nome di Alpini nell’organizzazione. Oltre ad aiutare questo progetto solidale, questa persona ha assicurato alla signora che ci sarebbe stato anche il recapito di una bottiglia di vino e una di olio che, ovviamente, non si è mai verificato“.

“Tutto ciò ne va anche del buon nome degli Alpini: questa persona sfrutta la buona fede delle persone e il fatto che le Penne Nere sono note nel territorio per i vari progetti che realizzano. Ho parlato anche con i Carabinieri di quanto avvenuto” ha aggiunto.

Un negoziante del centro di Pieve di Soligo è stato a sua volta truffato e, una volta capito, ha avvisato il Comune: “Si è presentato un uomo che indossava una felpa e aveva in spalle uno zainetto, dicendomi che era stato inviato dagli Alpini di Pordenone e che si trattava di un progetto a favore di un’associazione di quel luogo, che aveva l’obiettivo di raccogliere fondi per acquistare un mezzo per disabili – ha raccontato il commerciante -. Devo dire che me l’ha “venduta” bene, era preparatissimo: ha spiegato che questi biglietti venduti sarebbero stati estratti in occasione di una lotteria a Follina, della quale si occupava anche l’Abbazia”.

“Mi ha spiegato che con quei 20 euro, oltre ad aderire al progetto solidale, era previsto il recapito di una bottiglia di vino e una di olio. Quando gli ho dato i soldi, però, ho notato che si è girato di scatto e ha avuto fretta di uscire – ha aggiunto -. Poi mi ha chiamato mia sorella, che ha un negozio a Follina, dicendomi di aver aderito anche a lei a questa iniziativa, perché questa persona le aveva fatto vedere i timbri delle precedenti ricevute, che indicavano la partecipazione di varie attività di Pieve di Soligo”.

“A quel punto mi è venuto un dubbio e sono andato a consultare un giornale online di Pordenone: è emerso che in quella città era stata messa a segno una truffa come quella che sta circolando qui da noi – ha proseguito -. A quel punto ho avvisato il sindaco. Il mio negozio ha una telecamera, ma nel filmato non si vede il volto di questa persona, perché è uscito dal negozio a testa bassa“.

E sul caso si è espresso anche il sindaco di Pieve di Soligo Stefano Soldan, il quale sta mettendo in guardia la cittadinanza: “Nessuna lotteria e nessuna raccolta fondi è stata promossa. In questi giorni si stanno aggirando delle sedicenti persone che propongono l’acquisto di biglietti a favore di una lotteria. Nessuna iniziativa è organizzata dal gruppo Alpini di Pieve di Soligo e dal Comune – ha scritto il primo cittadino -. Invitiamo prontamente a segnalare subito ai Carabinieri o alla Polizia locale episodi di questo tipo”.

“Siamo dispiaciuti e offesi che si usi la figura degli Alpini e dei gruppi di volontariato per apportare truffe a danno dei cittadini” conclude Soldan.

Il protagonista della presunta truffa è stato segnalato, attraverso i social, anche nella zona di Revine Lago.

(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: per gentile concessione di Stefano Soldan)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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