Halloween tra Covid e dolci. A casa in famiglia tra biscotti, torte e originalità in stile “dark”

Quest’anno Halloween ha un valore diverso e pare che i cittadini della Marca farebbero volentieri a meno dei soliti, qualche volta fastidiosi, “scherzetti”.

Anche se il classico girovagare dei bambini mascherati è sconsigliato per via delle restrizioni, tutte le pasticcerie hanno riempito i loro banchi con dolci preparati appositamente per questa ricorrenza.

Biscotti, torte e cioccolatini vengono coperti di cioccolata arancione e decorati con mostriciattoli, ragni e streghe: personaggi che nell’immaginario collettivo vengono facilmente associati a questo periodo dell’anno.

L’arrivo in Italia di questa festa ha creato molto dibattito sulle origini e sulla necessità di importare tradizioni molto simili alle nostre.

Zucche e dolci, complici anche il periodo dell’anno, venivano già utilizzate per festeggiare la tradizionale festa dei morti diversi anni prima dell’arrivo delle influenze anglosassone, di Jack O’ Lantern e le altre leggende che hanno dato colori e vivacità a questa celebrazione.

Stefania Campeol, titolare della pasticceria Faganello di Pedeguarda, ricorda di aver iniziato a preparare questi dolci per vendere qualcosa che facesse felici i bambini in un giorno triste ben prima del covid: “La festa dei morti è molto sentita nelle nostre zone – spiega – e tutte le famiglie si ritrovano per ricordare chi non c’è più. Con questi dolci cerchiamo di strappare un sorriso almeno ai più piccoli in una giornata non del tutto felice“.

Ecco quindi che i cioccolatini presenti tutto l’anno nel catalogo della pasticceria, applicando delle zampe di cioccolato diventano dei simpatici ragnetti, le sacher fungono da piedistallo per fantasmi di pasta di zucchero e i classici biscotti di frolla vengono glassati con del cioccolato arancione in ricordo delle classiche zucche.

Proprio le zucche rappresentano alla perfezione il periodo di Halloween, mentre quelle ornamentali (qui l’articolo) abbelliscono i davanzali nel pieno rispetto della tradizione britannica, con quelle commestibili, coltivate in quantità anche nel Quartier del Piave, si preparano risotti e zuppe.

In un breve sondaggio telefonico nelle varie zone del territorio, da Vittorio Veneto ad Asolo, soltanto una famiglia su dieci ha dichiarato di far uscire di casa i bambini per dedicarsi a qualche attività all’esterno: sul Montello, per esempio, sono state organizzate piccole iniziative di questo tipo da parte delle guide naturalistiche, che hanno contenuto le prenotazioni senza pubblicizzare gli eventi per non rischiare assembramenti.

Oltre a questo, letture di paura ad alta voce e programmi in streaming, intratterranno i bimbi direttamente dal divano di casa loro.

Si prospetta un Halloween in famiglia, dove il mercato dei costumi, dei giocattoli e dei dolciumi, sentirà il peso delle restrizioni e del loro effetto sui risparmi della gente: secondo Stefania, la creatività nelle piccole cose rimane un mezzo per ricordare che la priorità, anche in questi periodi, è non perdere le tradizioni che rendono coesa la comunità.

(Fonte: Simone Masetto © Qdpnews.it).
(Video: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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