Il suo romanzo “L’ottava vita” è stato un successo clamoroso di pubblico e di critica. In esso, narrava la saga familiare del suo Paese, la Georgia, tra passato zarista e sovietico, l’anelito alla libertà e un presente incerto. Oggi Nino Haratischwili ha un nuovo, attesissimo romanzo.
Si intitola “La gatta e il generale” (Marsilio), è una storia che torna a guardare negli abissi sotto le macerie dell’impero sovietico, ispirandosi ad Anna Politkovskaja. E Haratischwili lo presenterà, appena pubblicato, a Una Collina di Libri, la festa internazionale della letteratura delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, organizzata dall’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, con il patrocinio della Regione del Veneto. L’appuntamento è per lunedì 14 ottobre 2024, presso il Refettorio dell’Abbazia di Follina (Treviso), alle ore 19, in una conversazione con Francesco Chiamulera, direttore artistico della manifestazione.
L’incontro. Nel dicembre del 1994, una truppa delle forze armate della Federazione Russa è in un villaggio del Caucaso per placare i separatisti ceceni. Da quelle montagne, dove i clan la fanno da padroni e la guerra minaccia di schiacciare ogni speranza di libertà, Nura sogna di fuggire. Ha diciassette anni, ed è bellissima. Una notte, davanti agli occhi di un giovane soldato, la ragazza cecena è vittima di una feroce violenza. Vent’anni dopo, quel soldato idealista che si rifugiava nella letteratura è diventato il Generale, un uomo dal cuore duro e dal pugno di ferro che ha scalato i ranghi della società russa fino a diventare un ricchissimo oligarca e a disporre di tutto il potere che gli serve. Un giorno, mentre sfreccia per le strade di Berlino, vede la Gatta e ne rimane fulminato: ai suoi occhi, l’attrice di origine georgiana è una spaventosa copia di Nura. In quell’istante, il Generale decide che è arrivato il momento della resa dei conti. L’oligarca russo e l’attrice di Tbilisi arrivano così a intrecciare i loro destini in un gioco fatale. Come nel suo celebre romanzo L’ottava vita e poi ancora nella Luce che manca, ispirandosi alla testimonianza di Anna Politkovskaja Nino Haratischwili torna a guardare negli abissi che si celano sotto le macerie dell’impero sovietico. Narra soprattutto del desiderio di redenzione, perché nessuno può togliere la colpa a qualcun altro, nessuno può, così semplicemente, cancellarla.
L’autore. Nino Haratischwili è nata a Tbilisi, in Georgia, nel 1983 e oggi vive a Berlino. Pluripremiata scrittrice, drammaturga e regista teatrale, è stata due volte finalista al Deutscher Buchpreis. I suoi romanzi, tra cui L’ottava vita e La luce che manca, sono stati tradotti in venticinque lingue e hanno scalato le classifiche internazionali ottenendo riconoscimenti prestigiosi. Dall’Ottava vita, candidato all’International Booker Prize, è in lavorazione una serie televisiva.
Apertura della sala dalle 18. Ingresso libero, prenotazione consigliata su EventBrite.
Info: segreteria@collinepatrimoniomondiale.it.
(Autore: Redazione Qdpnews.it)
(Foto: Collina di Libri)
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