Riccardo Guizzo ha 18 anni e vive a Col San Martino. Fin qui tutto nella norma, ma Riccardo ha una passione che lo porta ad essere sempre full gas a “roda alta”: le moto da Enduro. I motivi della sua scelta di vita spericolata? “Sin da quando ero bambino la mia passione per le moto, in particolare per quelle da off-road, è stata immensa – afferma Riccardo -. Questa passione me l’ha trasmessa il mio papà, che fin da piccolo mi faceva salire sulle moto e mi portava a guardare insieme le gare di MotoGP”.
Cosa ha scatenato questo tuo immenso amore per le due ruote off-road?
“La scintilla che ha acceso la mia passione per le motocross, però, è stata grazie al mio prozio paterno. Ogni volta che ero a casa di mia nonna, passavo il tempo con lui a guardare le gare di Tony Cairoli, nove volte campione del mondo, e da lì è nato in me il sogno di diventare un pilota di motocross. A nove anni, grazie ai miei risparmi, ho comprato la mia prima minicross: un KTM 65cc del 2004. È stato l’inizio di un’avventura che mi ha portato a correre nei campi vicino casa, con mio papà che mi seguiva e mi insegnava”.
E poi cos’è successo?
“Con il passaggio alla categoria 85cc, ho iniziato a frequentare i primi corsi in pista per migliorare la tecnica di guida. Da lì le cose sono davvero decollate: le competenze tecniche e la velocità sono cresciute e ho iniziato a gareggiare, alternando soddisfazioni e delusioni, che mi hanno insegnato molto. Quando sono passato alla categoria 125cc, ho iniziato a gareggiare nel mini-enduro, un campionato dedicato ai ragazzi sotto i 16 anni. Nel 2021 ho vinto il Campionato Veneto nella mia categoria e mi sono classificato terzo al Campionato Triveneto, sempre nella stessa classe. Nel 2023 ho fatto il mio debutto nelle gare degli adulti, passando dall'”enduro per under” al vero e proprio “enduro”.
E qui sono arrivate le prime soddisfazioni…
“Sì, ho ottenuto il titolo di vicecampione Veneto nella categoria 125cc e ho contribuito al successo della squadra, classificandoci vicecampioni Veneto nella categoria riservata alle squadre. La stagione 2024, che ho concluso lo scorso 16 novembre con un ottimo terzo posto di categoria e un 30esimo su 230 partenti, è stata particolarmente difficile per due infortuni che mi hanno costretto a restare fermo per tre mesi, ma nonostante tutto sono riuscito a riconfermarmi vicecampione Veneto nella categoria 125cc, grazie anche a una vittoria di classe nella gara di Mansuè. Inoltre, con la mia squadra siamo riusciti a laurearci campioni veneti nella categoria dedicata alle squadre”.
Cosa ti ha insegnato questo sport?
“I risultati raggiunti sono il frutto di impegno, sacrificio e di un lavoro costante, e ne sono estremamente orgoglioso, grazie al supporto fondamentale della mia famiglia. Senza mio papà, che dedica il suo tempo libero per farmi correre, senza gli sponsor e senza il Motoclub Arsiè, nulla di tutto questo sarebbe stato possibile. Non smetterò mai di ringraziarli per tutto quello che fanno per me. Questo successo voglio dedicarlo alla mia famiglia, che mi sostiene costantemente, un sentito ringraziamento anche alle persone che mi hanno supportato in questa stagione”.
Domanda forse scontata: chi ammiri all’interno del circus?
“Se oggi mi chiedessero chi è il mio idolo risponderei senza esitazioni: Andrea Verona, pilota veneto pluricampione del mondo, che rappresenta un modello per tutti noi giovani piloti”.
(Autore: Luca Nardi)
(Foto: per concessione di Riccardo Guizzo)
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