Nella mattinata di giovedì 7 novembre nella sala riunioni di Latteria Soligo si è svolta la presentazione dei risultati del progetto di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale “Strategie per il miglioramento dell’efficienza produttiva e qualitativa del settore lattiero-caseario” o “MEP-CASEUS”. Il progetto ha avuto una durata totale di quasi 5 anni, iniziato a metà 2018 e terminato a settembre 2024.
Tra i presenti, anche il presidente di Latteria Soligo Lorenzo Brugnera e il presidente di Lattebusche Modesto De Cet, il professore Massimo De Marchi dell’Università degli studi di Padova, la dottoressa Angiolella Lombardi e alcuni tecnici dei diversi stabilimenti delle due latterie.
Il Presidente Lorenzo Brugnera ha aperto i lavori e, dopo una breve introduzione e i saluti di benvenuto, ha lasciato la parola ai relatori per gli interventi tecnici riferiti al progetto.
Il professore Massimo De Marchi, consulente scientifico del progetto, ha illustrato le attività svolte elencando le varianti realizzate a seguito della pandemia COVID19, gli obiettivi proposti ed una sintesi dei risultati ottenuti. Le tematiche affrontate durante questo progetto quinquennale hanno riguardato l’individuazione di nuovi composti nel latte nonché l’ideazione di nuovi prodotti lattiero caseari e la ricerca di metodologie innovative per la determinazione e la predizione di nuove molecole funzionali presenti in prodotti lattiero caseari. Il progetto ha inoltre studiato e proposto un primo studio relativo alla sostenibilità aziendale con particolare riferimento alla produzione di siero e ricotta.
Gli obiettivi del progetto erano legati alla caratterizzazione dei sieri nei diversi stabilimenti in funzione della tecnologia di caseificazione per il contenuto di lattoferrina, lo sviluppo di nuove metodiche per la determinazione del profilo proteico del latte attraverso l’implementazione di metodologie basate su PCR e HPLC, l’implementazione di modelli IR nelle attrezzature presenti nei laboratori della latteria, lo studio dell’adulterazione del latte e di tecnologie per l’identificazione dell’adulterazione, lo sviluppo di nuovi prodotti lattiero caseari funzionali arricchiti del contenuto di iodio e l’applicazione della metodologia LCA per il miglioramento della sostenibilità dei processi di trasformazione del latte in prodotti lattiero-caseari e l’individuazione di strategie per il miglioramento dell’efficientamento energetico all’interno delle strutture della latteria.
I risultati presentati hanno soddisfatto ampiamente tutti gli obiettivi e a supporto di questi sono state evidenziate le 7 pubblicazioni scientifiche sviluppate dall’Università di Padova.
Fra i vari interventi dei tecnici dei caseifici, da sottolineare anche quello della dott.ssa Angiolella Lombardi che ha presentato le attività svolte in merito allo sviluppo di nuovi prodotti con migliorate caratteristiche salutistiche e di shelf-life. Tra i vari risultati presentati, è stato sottolineato il lavoro realizzato per lo studio dello iodio nel latte. Questi sforzi hanno portato alla nuova (già presente) etichettatura e alla individuazione di un nuovo claim quale: “Latte fonte naturale di iodio”.
Al termine delle presentazioni è stata svolta una profonda e collaborativa discussione in cui i partecipanti hanno potuto dibattere i contenuti delle attività svolte nel progetto. Latteria Soligo e Lattebusche, rappresentate dai loro presidenti, sono state molto soddisfatte della mattinata di condivisione dei risultati del progetto.
(Autore: Dplay)
(Foto: Latteria Soligo)
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