Farra, approvato il Piano comunale degli interventi, minoranze astenute. Nadai: “Non soddisfa l’interesse pubblico”

Lunedì scorso, 30 novembre, la maggioranza consiliare di Farra di Soligo ha adottato il nuovo Piano degli interventi, il secondo nella storia del Comune, che andrà a sostituire quello approvato nel 2014.

Astenuti i due gruppi consiliari di minoranza, in particolare la consigliera Elisa Nadai, non concorde sulle ricadute economiche per il Comune e sul fatto che il nuovo piano possa offrire servizi concreti ai cittadini.

Il percorso di redazione del nuovo Piano degli interventi è stato frutto delle istanze del territorio, sia private, attraverso l’esame di 105 manifestazioni di interesse presentate dai cittadini, sia pubbliche, riassunte nel documento programmatico presentato dall’amministrazione Perencin e discusso nella seduta consiliare del 29 giugno scorso.

“Sono stati mesi di intenso lavoro, in sinergia tra l’amministrazione e l’ufficio tecnico, che ringrazio davvero per l’impegno ed il supporto – commenta l’assessore all’urbanistica, Manuela MerottoIl confronto con la cittadinanza è avvenuto all’interno di una lunga fase di concertazione, iniziata il 15 novembre 2019, passando attraverso numerosi incontri con i cittadini interessati, con tecnici ed operatori economici, e conclusasi con la sottoscrizione di 4 accordi pubblico-privato per la pianificazione puntuale di interventi di trasformazione dell’uso del suolo il 3 novembre scorso”.

Si tratta di un “documento di piano rispettoso dei principi contenuti nel documento programmatico, della normativa regionale di settore e delle istanze dei cittadini – prosegue la Merotto -, che ha saputo trattare le trasformazioni urbanistiche comportanti consumo di suolo applicando il concetto della perequazione, al fine di ridistribuire i benefici di rendita immobiliare derivanti dalle modifiche alle destinazioni d’uso tramite l’utilizzo delle somme versate nelle casse comunali per la realizzazione di opere di interesse pubblico”.

La novità più importante è che il nuovo piano ha “un carico urbanistico di 18.274 metri cubi, pari al 12,6 percento della quota disponibile, e un consumo di suolo di 2.235 metri quadrati, pari al 2,2 percento della quantità disponibile prevista dal Pat. – continua l’assessore Merotto – Tutto questo garantendo comunque una disponibilità di aree a servizi pari a 36 metri quadrati/abitante, ampiamente maggiore rispetto al minimo previsto per legge”.

“Valori che esprimono in maniera chiara l’attenzione prestata dall’amministrazione comunale verso la riduzione del consumo di suolo, il sostegno al recupero e al riuso dell’edificato esistente e consolidato. – conclude Merotto – In linea con quest’obiettivo ci sarà anche la variante al centro storico di Col San Martino, che adotteremo nei prossimi mesi, la quale vuole semplificare ed incentivare il ritorno dei cittadini all’interno dei nostri centri storici”.

Il nuovo Piano degli interventi non ha convinto i tre consiglieri di minoranza presenti (Francesca Balliana, Stefano Bressan e Elisa Nadai), che si sono astenuti.

In particolare Nadai è intervenuta affermando: “Ci siamo astenuti al punto 9 dell’ordine del giorno perché i progetti non soddisfano i punti previsti dalla legge regionale 11 del 2004. Ad eccezione dei quattro parcheggi in via Ugo Cecconi, nulla soddisfa l’interesse pubblico riferito a tutela ambientale e paesaggistica, riqualificazione urbana di aree di degrado, spazi pubblici di relazione, servizi di quartiere come impianti sportivi, etc“.

“La risposta dell’assessore Merotto è stata che nelle casse del Comune arriveranno soldi da trasformare in servizi ai cittadini. – prosegue Nadai – A parte il fatto che si tratta di circa 30 mila euro, una cifra irrisoria, ma, in ogni caso, non rimane soddisfatto il concetto di interesse pubblico posto come obiettivo legislativo: i cittadini non potranno usufruire di queste aree che non soddisferanno bisogni e esigenze della collettività“.

Lo strumento adottato lunedì 30 novembre sarà depositato per trenta giorni e oggetto di osservazioni per i successivi trenta, infine approvato in una seconda seduta consiliare.

(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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