Sergio e Bruno, due fratelli, abitano poco lontano dalla strada di cemento che scende dai vigneti di Col San Martino teatro della tragedia in cui, poco prima dell’ora di pranzo di ieri, ha perso la vita il 75enne Vittorio Scarpel.
Sono stati i due fratelli a chiamare i soccorsi non appena arrivati nel luogo della tragedia: “Abbiamo sentito un forte botto – raccontano –, ci siamo precipitati e abbiamo visto Scarpel sdraiato inerme di fianco al trattore, così abbiamo immediatamente chiamato il 118“.
E così dalla sala operativa del Suem è immediatamente scattato l’allarme. In pochi minuti nella laterale di via Scandolera è arrivata l’ambulanza del Suem, mentre dalla piazzola di Pieve di Cadore è decollato “Falco 2” che, arrivato nella zona delle colline di Conegliano e Valdobbiadene, ha calato i medici con il verricello. I sanitari hanno tentato di rianimare l’uomo per oltre 30 minuti, purtroppo invano. “Hanno fatto il possibile – commentano Sergio e Bruno –, tutto quello che era da fare per cercare di salvarlo lo hanno fatto”.
In molti descrivono Vittorio come un grande lavoratore, molto legato ai suoi vigneti: “Diceva sempre che se avesse dovuto morire avrebbe voluto farlo nella sua vigna – spiega la figlia Siriana, in lacrime – e così è andata. Ma nonostante questo a me mancherà tanto lo stesso”.
L’uomo da qualche anno era in pensione dopo avere lavorato nel settore vitivinicolo ma continuava a dedicarsi ai suoi campi, a dimostrazione del suo attaccamento e della sua passione per la terra.
La notizia della scomparsa di Vittorio Scarpel ha profondamente scosso anche il primo cittadino di Farra di Soligo Mattia Perencin: “In questo momento drammatico, a nome mio e di tutta la cittadinanza voglio esprimere la mia vicinanza alla famiglia” commenta.
Ancora da chiarire le cause della morte dell’uomo, che sono probabilmente riconducibili a un malore. La salma è stata portata all’obitorio di Conegliano.
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