Col San Martino/Combai, nuovo atto vandalico al cippo in ricordo del partigiano Nando Deola (Barbier). L’Anpi: “Già avvisati questore e prefetto”

“È accaduto di nuovo: deturpare un monumento dedicato a un partigiano è un atto vigliacco e miserabile che solo un fascista può fare, uno che avendo perso la guerra non può far altro che accanirsi sulle lapidi”.

È questo lo sfogo dell’Anpi locale di fronte al nuovo atto vandalico al cippo in memoria del partigiano Nando Deola, nome di battaglia Barbier, della Brigata Mazzini, ucciso il 26 aprile 1945 circa 200 metri dopo l’incrocio dei tre Comuni (Farra di Soligo, Miane e Valdobbiadene), lungo il torrente Raboso.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è campea-cippo1-291021.jpg

Nello specifico è stata nuovamente distrutta la foto del cippo restaurato l’ultima volta nel 2015, 70esimo della Liberazione.

Era già accaduto nel febbraio scorso all’indomani del raduno di 300 nazifascisti, che si erano ritrovati al cimitero di Miane per commemorare i caduti della Rsi – continua l’Anpi -. Quando passate di là si chiede di deporre un fiore”. 

“Si stanno facendo denunce a chi di dovere – concludono -, inoltre abbiamo già avvisato il Prefetto e il Questore“.

(Foto: per gentile concessione di un lettore).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati