140 anni di Latteria Soligo, una questione di fiducia: ieri le celebrazioni per una “storia di qualità”

Ieri, sabato 1° luglio, si è tenuta la cerimonia di festeggiamento per i 140 anni di Latteria Soligo: un evento che ha avuto luogo negli spazi dello stabilimento di Soligo, aperto al pubblico. Erano stati previsti incontri culturali, stand enogastronomici, una visita all’interno degli stabilimenti, un concerto e più in generale l’accoglienza verso la comunità locale, che è sempre stata l’epicentro della lunga storia di questa cooperativa.  

Lorenzo Brugnera – video di Luca Vecellio
Luca Zaia e Lorenzo Brugnera

Al centro di tutti i discorsi, quello del presidente Lorenzo Brugnera, del presidente Luca Zaia, dell’onorevole Marina Marchetto Aliprandi, del direttore marketing Marco Tappari, è stata pronunciata la parola “fiducia”: un termine che, con l’intensificazione dei controlli nel mercato alimentare e con la burocratizzazione del mercato in questi ultimi decenni, è sempre meno ricorrente in questo settore, ma che rappresenterebbe secondo i relatori il vero segreto del successo quest’azienda. 

Perché un tempo, quando fame e povertà erano condizioni comuni a gran parte delle famiglie, una stretta di mano era l’unica scelta possibile, anche quando si trattava di dare e non di ricevere. La parola del Toniolo, che Brugnera ricorda spesso, echeggia ancora tra gli stabilimenti della Soligo e ricorda ai soci e alla parte operativa dell’azienda quanto sia fondamentale la cooperazione.

“Gli insegnamenti di Toniolo e Schiratti hanno permesso di dare vita anche ad altre cooperative oltre a questa, dalla banca alle latterie turnarie: si parla di momenti in cui l’industria non esisteva e nelle case si moriva di fame. Io credo che molti abbiano attinto a quello statuto di Latteria Soligo: fare prodotti perfetti e metterli sul mercato”. 

Quella della qualità fu un’altra delle scelte “difficili” di Latteria Soligo e, come ha ricordato il presidente Luca Zaia, fu proprio il presidente Brugnera a decidere di perseguirla, in un periodo nel quale la cooperativa stava arrancando: “Lorenzo Brugnera ha fatto un lavoro eccezionale. Penso di essere l’unico che lo può dire, considerando che io c’ero quando lui è diventato presidente: ha preso in mano una situazione complicata e ha ridato slancio, identità e tipicità. Molti intravedevano la possibilità di iniziare un’altra strategia di produzione in quest’azienda, facendo massa e quantità, invece Brugnera, con i suoi compagni di viaggio, ha fatto una scelta più difficile, quella della qualità, ma che oggi, come possiamo vedere, premia”.

Durante la presentazione del suo libro “I pessimisti non fanno fortuna”, uno degli eventi nella scaletta dell’evento, Zaia ha parlato soprattutto di giovani e ha detto che anche in Latteria SoligoBrugnera verrà sostituito da un giovane, che avrà bisogno di fiducia per intraprendere scelte coraggiose come quelle che sono state fatte in passato. “Dobbiamo smetterla con questa costante narrazione pessimistica, serve ottimismo per fare impresa, per fare politica, per fare qualsiasi cosa” ha detto. 

Durante il salotto delle 18 circa, sul palco allestito per l’occasione, sono stati vari gli argomenti affrontati assieme ai vari relatori, che rappresentavano le varie attenzioni che Latteria Soligo mantiene verso il territorio: quella culturale, con l’Istituto Beato Toniolo rappresentato da Marco Zabotti, verso il sociale, con Fondazione di Comunità e il presidente Loris Balliana, poi verso lo sport e il mondo della ricerca in campo zoofilo. Assieme a loro però, traballante, è salito sul palco anche Berto, che ha intrattenuto i presenti con pillole di cabaret. 

Più tardi, il pubblico ha potuto fare una visita al caseificio, di una serie di degustazioni di prodotti “Fascetta d’Oro” e di un concerto musicale con Enrico Nadai e i concorrenti al concorso “Vocivere”. Il presidente ha rivolto anche ai soci un grande applauso: “Alcuni di loro non potranno essere qui a festeggiare oggi: si trovano nelle loro stalle e nei pascoli per prendersi cura dei loro animali. Perché questo mestiere richiede anche questo sacrificio. Il più grande grazie è per loro”.

(Foto e video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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