L’inciviltà non ha limiti. Anche la zona protetta delle Grave di Ciano del Montello è stata sfregiata da rifiuti abbandonati. Si tratta certamente di un gruppo di maleducati gitanti che hanno consumato un picnic sulle rive del Piave, gettando poi i loro rifiuti nella boscaglia.
A denunciare il fatto è stato Loreno Miotto, consigliere comunale di minoranza a Montebelluna, attraverso la sua pagina Facebook: “Più volte sono sceso lungo il sentiero per arrivare al Piave (Santa Mama) ma questo non l’avevo mai visto. É una vergogna”.
Nella fotografia da lui pubblicata si vede un grande sacco per la spazzatura (aperto probabilmente da qualche animale in cerca di cibo) da cui fuoriescono piatti in plastica, bottiglie, tovaglioli di carta, bicchieri e vari altri rifiuti chiaramente provenienti da un picnic a cui hanno partecipato più persone. Qualcuno, che evidentemente aveva già scoperto lo scempio, ha pensato bene di apporre un cartello carico di insulti nei confronti dei deturpatori dell’ambiente. Lasciando lì, tuttavia, tutto il cumulo di rifiuti.
“Santa Mama è uno dei posti più belli delle Grave del Piave – sottolinea Miotto -, molto frequentato anche da bagnanti. Purtroppo alcuni, anche la sera, lasciano rifiuti in modo spesso disperso: non è infrequente trovare qua e là bottiglie di birra o piatti di plastica“.
“È una forma di disprezzo nei confronti di questo grande patrimonio naturale. Alcune sere fa sono stati presentati tre documentari sulle Grave del Piave – prosegue Miotto -. In uno di questi, prodotto dalla Lipu avvalendosi del fotografo Walter Binotto, viene mostrato come siano un patrimonio faunistico e floreale straordinario, con oltre 200 specie di uccelli. In un documentario del 1976, una sorta di prima educazione ambientale, veniva mostrato lo scempio che si perpetrava nel Piave, dove veniva depositato di tutto. I ragazzi di una scuola di Valdobbiadene si erano adoperati per raccogliere i rifiuti”.
“Tuttavia – conclude – il risultato fu poi che venne sotterrata tutta la spazzatura sotto la ghiaia del greto Piave. Oggi siamo molto cresciuti in sensibilità ambientale, la scuola investe tantissimo. Gli episodi di oggi dimostrano che c’è ancora tanto da lavorare, forse è anche necessario più controllo. Situazioni simili si verificano anche nelle prese del Montello, nelle prese. È necessaria un po’ di responsabilità in più da parte di tutti noi e coordinamento tra le istituzioni, che già c’è, ma evidentemente non è abbastanza”.
(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Foto: Facebook – Loreno Miotto).
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