Grande festa per i 90 anni della casa di riposo Villa Belvedere: quasi mille persone in due giorni

Si è conclusa la due giorni di eventi celebrativi per i 90 anni della casa di riposo Villa Belvedere, che ha visto un certo successo di partecipazione, coinvolgendo l’intera comunità di Crocetta del Montello, e non solo.

Agli eventi di venerdì e sabato scorso, organizzati da Villa Belvedere in collaborazione con l’Istituto scolastico comprensivo di Crocetta del Montello, con la parrocchia di Crocetta e con il patrocinio del Comune, hanno partecipato centinaia di persone e decine di associazioni cittadine.

Gli eventi sono iniziati venerdì con il taglio del nastro e l’inaugurazione della mostra dei disegni a tema “Nonni e nipoti”, elaborati dai bambini delle due classi quarte della locale scuola elementare e sono poi proseguiti con la Santa Messa, celebrata per l’occasione dal vescovo di Treviso Michele Tomasi, che poi ha visitato l’intera struttura, intrattenendosi con ospiti e familiari.

Si è poi proseguito sabato con il convegno a tema “Quali prospettive per l’assistenza sociosanitaria dell’anziano nei prossimi anni?” e con la successiva premiazione dei vincitori del concorso “Il logo dei nostri primi 90anni”, concorso riservato ai ragazzi delle due classi seconde della locale scuola media.

Il logo vincitore del concorso

La due giorni si è poi conclusa con l’attesissimo pranzo di comunità che ha visto la compartecipazione alla preparazione dei Gruppi Alpini di Ciano, Crocetta e Nogarè.

Tantissimi gli ospiti che si sono succeduti nella due giorni celebrativa, al fianco del presidente Marco Tappari: oltre a monsignor Tomasi, presente Marianella Tormena, sindaco di Crocetta del Montello, il parroco don Gianluca Durante, il consigliere regionale Sonia Brescacin, Katia Fuson, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo
di Pederobba e Crocetta, Marco Zabotti, direttore scientifico dell’Istituto “Beato Toniolo. Le vie dei Santi”, Amelia Corvino e Manuel Gualandi, titolari della CGA Art Agency, agenzia che rielaborerà graficamente il logo vincitore del concorso.

Presenti anche tantissime realtà associative cittadine “Ringrazio davvero tutto il personale per l’impegno nella programmazione e nella realizzazione di questa due giorni di eventi – ha detto Marco Tappari – Un vero successo di contenuti e di partecipazione, quasi mille persone in due giorni, un’autentica rivincita sulla pandemia”.

“È un onore per me aver avuto la possibilità di festeggiare il 90esimo anniversario di Villa Belvedere con così tanta condivisione – ha proseguito – È stato un triennio difficilissimo, sia dal punto di vista sanitario che economico, ma mi sento di dire che Villa Belvedere ha superato a pieni voti anche queste vicissitudini”.

“Non solo le abbiamo superate ma siamo riusciti a dare stabilità anche al futuro – ha concluso – Grazie infatti a tutto quanto sviluppato in questi anni, posso affermare con orgoglio che le rette di degenza non subiranno variazioni fino a tutto il 2024“.

A parole a cui si sono aggiunte quelle del vescovo di Treviso: “Queste sono situazioni di incontro: incontro tra giovani e anziani, tra padri e figli, tra nonni e nipoti – ha affermato – Incontri che sono esempio di vita e che ci fanno credere che il bene vincerà sempre”.

“Qui si creano relazioni buone e le persone sono riconosciute tali nella loro interezza, perché ci si prende cura gli uni degli altri – ha aggiunto – Qui il donare incontra il ricevere e viceversa in uno scambio virtuoso di bontà. Auguro di cuore a tutta Villa Belvedere di continuare così, continuando a tracciare forte la strada dell’amore”.

“Un plauso al presidente Tappari, al suo consiglio di amministrazione e a tutto il personale perché, oltre ad essere un esempio di buona amministrazione, hanno avuto il coraggio di credere ogni giorno, in questi otto anni di gestione, che questa cosa si potesse tornare a fare così – le parole del sindaco di Crocetta del Montello – Villa Belvedere è una macchina imponente: 47 mila giornate di presenza, 145 mila pasti all’anno, più di 200 mila prestazioni sanitarie e socio sanitarie“.

“Numeri che dimostrano l’importanza della struttura per tutto il territorio e la comunità, che danno il senso dello sforzo che serve anche per organizzare giornate di festa
come queste – ha proseguito – Noi tutti non sempre ci rendiamo conto dell’immenso lavoro che sta dietro a giornate come questa e che ci permettono di poter essere qui a condividere un momento di felicità. Pertanto, a voi tutti, va il mio personale ringraziamento oltre a quello dell’intera comunità cittadina”.

Da parte sua, il consigliere Brescacin ha osservato che “è sempre un piacere venire a Villa Belvedere perché è una residenza viva, vivace, importantissima che, oltre a gestire i servizi giornalieri, cerca di proiettarsi sempre al futuro, non perdendo mai di vista i bisogni della comunità e offrendo un servizio di qualità fatto col cuore, come dimostrano gli eventi di altissimo livello organizzati in questi giorni di festa celebrativa per i 90 anni della struttura”.

“Esprimo davvero un grande apprezzamento per quanto ho avuto modo di vedere e vivere in questi due giorni e per tutte le attività che giornalmente vengono svolte presso Villa Belvedere – così si è espressa la dirigente scolastica Fuson – Ai ragazzi e ai docenti che
sono qui con me, dico che siamo ospiti di una struttura che fa del bene a tante persone
che hanno fatto la storia di questo paese”.

“Abbiamo cercato di assolvere al meglio a quanto ci è stato richiesto e, oltre al logo che ha vinto il concorso e che sarà riportato in tutti i documenti ufficiali di Villa Belvedere, ho
visto davvero tante espressioni di qualità in tutti i loghi elaborati dai ragazzi e tanta passione dalla docente che li ha seguiti”, ha concluso.

“Venendo qui a Villa Belvedere e dopo aver partecipato ai lavori di questi due giorni, mi sento in dovere di parlare di ‘bellezza’ – le parole di Marco Zabotti – Bellezza nelle persone, bellezza nei servizi offerti, bellezza nei rapporti intergenerazionali”.

“Tutti noi dobbiamo essere grati alla generazione degli ospiti di Villa Belvedere, – ha poi affermato – Una generazione che ha permesso a noi oggi di poter godere di tutto ciò che abbiamo; una generazione che, pur avendo vissuto la guerra, l’emigrazione e la fame, ha
costruito, ha innovato, ha prodotto tanto e, soprattutto, ha dato la speranza e la certezza a tutti a noi di non dover più rivivere le difficoltà da loro affrontate. Senza dubbio mi sento quindi di dire che Villa Belvedere con tutti i suoi attori, ospiti, familiari e collaboratori, è la vera espressione di un vero nuovo umanesimo”.

(Foto: casa di riposo Villa Belvedere).
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