É stata accesa oggi giovedì a Cortina la centrale di refrigerazione della nuova pista di bob, skeleton e slittino. Una tappa decisiva, nel pieno rispetto del cronoprogramma, che porterà alla pre-omologazione di fine marzo del nuovo Sliding Centre.
“Una giornata storica, un grandissimo risultato, frutto di un lavoro di squadra straordinario. Ringrazio le donne e gli uomini che hanno reso possibile tutto questo e in particolare il Governo per la costante vicinanza e il supporto – ha detto Fabio Saldini, Commissario di Governo e Amministratore delegato della Società Infrastrutture Milano Cortona 2026 -. Oggi abbiamo iniziato a ghiacciare e proseguiremo per tutta la settimana prossima: così comincia il percorso che ci porterà alla pre-omologazione che inizierà il 24 marzo, come previsto. Abbiamo rispettato il cronoprogramma e realizzato velocemente e bene la nuova pista: qualcuno non ci credeva, oggi i fatti parlano da soli. Una pista bella, sicura, sostenibile. Lo Sliding Centre è una realtà, una bellissima realtà”.
La centrale di refrigerazione del Cortina Sliding Centre è il cuore pulsante della pista ed è stata progettata secondo gli standard più avanzati di sicurezza e di risparmio energetico in un’ottica di sostenibilità e attenzione all’ambiente circostante. La sua potenza complessiva è di 4,4 megawatt, che garantiscono la produzione del ghiaccio lungo tutta la pista.


Il fluido vettore – per la prima volta al mondo – è il glicole, che viene raffreddato nella centrale frigorifera e pompato poi lungo tutto il circuito. Lungo le curve e i rettilinei ci sono delle tubazioni in acciaio che fungono da parte strutturale della pista e trasportano il fluido fino a raffreddare il cemento, producendo il ghiaccio su tutte le pareti dello Sliding Centre.
Al fine di controllare la temperatura lungo la pista sono state predisposte 33 stazioni di pompaggio su cui è possibile regolare diversamente la temperatura stessa in base alla maggiore o minore esposizione alla luce solare. I singoli tratti, a loro volta, possono essere suddivisi in 77 zone su cui la temperatura viene regolata raggiungendo la massima precisione su ogni punto della pista. Per ridurre l’impatto energetico, il calore di scarto viene recuperato, raccolto e portato con una rete di teleriscaldamento interno ai singoli edifici al servizio della pista da bob.
(Autore: Simone Masetto)
(Foto e video: Società Infrastrutture Milano Cortina)
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