No alle armi nucleari: il Comune di Cordignano aderisce al trattato sulla proibizione della armi nucleari, approvando all’unanimità nel corso dell’ultimo consiglio comunale la mozione presentata dal gruppo consiliare “Insieme per Cordignano”.
Il consigliere Tiziano Milan ha dichiarato nella presentazione che la mozione nasce da una campagna a livello nazionale e internazionale, per spingere il governo italiano e i paesi occidentali a occuparsi del disarmo nucleare. Infatti il trattato sulla proibizione delle armi nucleari è infatti stato firmato da 122 Stati, ma non dai paesi aderenti alla Nato, escludendo dunque ogni discussione.
La mozione proposta al consiglio ha lo scopo di aderire a questa campagna, come già fatto da altri enti locali italiani, ponendo la firma del sindaco in calce al trattato approvato nel luglio 2017 e inviando copia della mozione approvata ai presidenti di Camera e Senato e al presidente del Consiglio dei ministri. Il tutto come gesto simbolico per la ripresa di un dialogo sul tema, e arrivare in futuro alla definitiva messa al bando delle armi nucleari.
Nella mozione si legge infatti che sebbene gli accordi sul disarmo nucleare concordati tra le grandi potenze abbiano portato nei decenni allo smantellamento di decine di migliaia di armi nucleari, negli ultimi anni le operazioni di eliminazione sono talmente rallentate al punto che, 25 anni dopo la fine della Guerra Fredda, rimangono ancora negli arsenali quasi 15 mila armi nucleari.
Il consiglio comunale ha approvato la mozione ritenendo che l’adesione al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari sia un’azione che contribuisce a promuovere il dialogo e la diplomazia, lasciandosi alle spalle la logica obsoleta della deterrenza nucleare fondata sulla sfiducia reciproca. E quindi ritenendo anche che la costruzione di un mondo libero dalle armi nucleari sia un obiettivo comune da perseguire, ha deliberato di aderiare alla campagna “Italia Ripensaci”, promossa dalla Rete Italiana per il disarmo e da Senzatomica.
(Fonte: redazione Qdpnews.it).
(Foto: https://www.lockheedmartin.com).
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